Sherlock Holmes : la criniera del leone (Arthur Conan Doyle)

Ti capita di passare in biblioteca e – vicino all’uscita – trovare una cassetta per lo scambio libri, e fra i titoli presenti il libricino in questione. Bé, da amante di gialli lo prendi (in realtà lo ha visto e preso B. – onore al merito – ma io gliel’ho “preso in prestito” quasi subito, e ieri gliel’ho reso). Una bella iniziativa quella dello scambio libri, che ti permette di trovare cose carine che altri hanno già letto e che condividono. Ed ha per me un notevole aspetto pratico: liberare gli scaffali da quei titoli che non intendo tenere (non tutti i libri che ho comprato avranno l’onore di rimanere in “eterno” nella mia biblioteca personale: molti li presto o li regalo o li inserisco in qualche forma di scambio librario). Ma torniamo al libro in sé: formato tascabile (circa 19 x 12 cm) raccoglie, in poco meno di 200 pagine, 5 racconti del famoso investigatore. Si tratta infatti di una raccolta di racconti pubblicati su rivista negli anni 20 del 1900. Due racconti (il primo ed il secondo) sono narrati direttamente da Sherlock, gli altri tre – come nei romanzi classici – dal suo compagno Dr. Watson. Nel primo racconto, “La criniera del leone”, che da anche il titolo alla raccolta, il detective, ormai ritiratosi nel Sussex, si trova un particolarissimo caso alla porta di casa. Un professore di un vicino collegio muore, praticamente, fra le sue braccia, coperto di strane ferite e sussurrando – appunto – “criniera del leone”. Gli indizi portano […]

I grandi casi di Sherlock Holmes (Conan Doyle)

Come accennato in un precedente articolo, è per me pericoloso passeggiare nel reparto libri dei supermercati. Uno degli ultim libri prelevati da tali scaffali è proprio lo Sherlock Holmes del titolo. Sì, si tratta di 4 racconti con protagonista il celebre investigatore londinese. Probabilmente qualcuno si meraviglierà che non li avessi già letti trattandosi di classici ed essendo, io, appasionato di gialli e polizieschi. Però – mi duole confessarlo – non è così: ho conosciuto lo stile e l’arguzia di Sherlock Holmes (e la bravura di Conan Doyle) solo in questi giorni, divorando avidamente i 4 racconti. Per dovere di cronaca riporto i titoli dei racconti, ma non mi soffermerò su nessuno di essi in particolare. Il primo è “Uno studio in rosso” nel quale Sherlock Holmes ed il dottor Watson si conoscono e vanno ad abitare, insieme, al 221B di Baker Street. Il secondo è “Il segno dei quattro” nel quale Watson conosce sua moglie. Terzo e quarto sono “Il mastino dei Baskerville” e “La Valle della Paura” dove l’insolito e l’eccezionale prendono sempre più piede. Si nota, leggendo i racconti, lo sviluppo del personaggio e l’evoluzione della complessità delle storie. Se i primi due sono abbastanza semplici (“Uno studio in rosso” è un giallo ben congegnato ma semplice nella sua struttura) gli altri si arricchiscono di una complessità particolare, direi quasi spettacolare (il “Mastino” che sembra essere una creatura diabolica, o i tremendi segreti che hanno portato alla – forse apparente – morte del signor Duglas). Infatti, leggendo un po’ di biografia, si vede che “La Valle […]

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