L’ordine del tempo (Carlo Rovelli)

Potrei iniziare con battute del tipo “non vi ruberò molto tempo”, ma sarebbe un gioco di parole un po’ pissero (traduciamolo in “sciocchino”). Perché proprio di cosa e come è fatto il tempo si parla in questo saggio di Rovelli, personaggio già conosciuto attraverso altri libri ed apprezzato per il suo metodo divulgativo. Non è chiaro come Piero Angela, ma lo si legge bene. Anche se, questa volta, mi sono un po’ perso nei meandri del tempo… Perché, pensateci, cosa è il tempo? Ok, state guardando l’orologio, sono le ore 17.29 di un martedì pomeriggio invernale. Ma questo perché siete in Italia: se vi trovaste a Pechino sarebbero le 00.29 di domani. O se foste a Honolulu le 6.29 di mattina e avreste tutta la giornata davanti (dannati fusi orari 🙂 ). E non solo, se vi trovaste in Madagascar, sarebbero le 19.29 di un pomeriggio estivo, invece che invernale. La definizione di tempo che noi usiamo (e che ci va benissimo per le migliaia di cose che facciamo) è una cosa prettamente umana e anche abbastanza recente. Ecco, Carlo ci porta in un viaggio nel tempo, fino a dimostrarci che non esiste il tempo assoluto. Non c’è, insomma, un tempo che scorre sempre uguale in tutto l’universo, indipendentemente dal fuso su cui ci troviamo… In realtà la cosa è ancora in discussione fra gli scienziati: alcuni – fra cui Rovelli – la pensano in questo modo. Altri ritengono che invece esista un tempo assoluto che, al momento, non riusciamo […]

La realtà non è come ci appare : la struttura elementare delle cose (Carlo Rovelli)

Breve post, ma non per “colpa” del libro: l’argomento (per gli addetti al settore o quantomeno per i curiosi della materia) è interessante, ma il post sarà breve perché non ci sono trame da svelare o intriganti intrecci da proporre. Insomma: non è un romanzo ma si avvicina molto al saggio, quindi per forza di cose sarò breve e un po’ impreciso (se non lo fossi mi toccherebbe spiegare varie cose, e diventerebbe un post lungo, noioso e molto più impreciso). Iniziamo subito col dire che l’autore è una delle eccellenze mondiali nella ricerca sulla fisica quantistica, principale artefice della linea di ricerca in gravità quantistica a loop. E nel libro parla proprio di questo, ma non descrivendo la sua ricerca con formule e teorie comprensibili solo agli addetti al settore, ma accompagnando il lettore in una scoperta graduale dello stato dell’arte della ricerca odierna. “La struttura elementare delle cose”, il sottotitolo del libro, è proprio l’oggetto finale di questa ricerca e Carlo ci accompagna verso di esso a piccoli passi, partendo, addirittura, dai classici (Democrito, Anassagora, la scuola di Mileto – solo per citare in ordine completamente casuale qualche riferimento inserito nel libro), passando alla fisica che usiamo giornalmente (Galileo, Copernico, Newton) e concludendo con le conoscenze più moderne (Einstein, Planck, Heisenberg e tanti altri grandi teorici della “quantistica”). Avevo già letto, di Rovelli, le “Sette brevi lezioni di fisica” apprezzando il modo di spiegare semplice ma preciso. E questo stesso modo l’ho ritrovato qui, in questo volume. Devo dire che (specialmente gli ultimi capitoli) […]

Sette brevi lezioni di fisica (Carlo Rovelli)

Piccolo post per piccolo libro: 85 pagine in un formato ben più che tascabile (si trasporta veramente bene) ma dal contenuto molto intenso (purtroppo anche il prezzo, 10 Eur, si avvicina più al contenuto che alle dimensioni 🙁 ) Chi mi segue sa che sono “curioso” in generale di tutte le scienze ed in particolare di fisica, e quindi mi son voluto leggere questo libricino edito da Adelphi. L’autore l’ho sentito nominare in qualche blog e – sentilo oggi, sentilo domani – mi è presa la curiosità di scoprire anche lui. Sapevo che il libro era piccolo e che sarebbe stato un “bignami” di cose già sentite, ma ogni tanto un riassunto fa bene. Il libro è diviso in 7 “lezioni” seguite da un brevissimo indice analitico e precedute da una premessa. Le lezioni sono come “inanellate” in un filo logico che (ovviamente in modo indicativo) rappresenta l’evoluzione della fisica in questo ultimo secolo. Da “La più bella delle teorie” (la relatività di Einstein) si passa a “I quanti” e quindi a “L’architettura del cosmo” (non tanto le galassie ma come è nato e come è costituito). L’autore spiega quindi quali sono gli elementi fondanti del cosmo nella lezione sulle “Particelle” per arrivare a “Grani di spazio” (come conciliare relatività e teorie quantistiche) e procede con “La probabilità, il tempo, e il calore dei buchi neri”. In chiusura parla di “Noi”, cioè gli uomini di oggi e quello che ci aspetta in un domani forse non troppo lontano. La trattazione dei vari argomenti è molto leggera […]

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