Le Braci (Sándor Márai)
“Sappiamo sempre qual è la verità, quella verità diversa che viene occultata dai ruoli, dalle maschere, dalle circostanze della vita” (cap. 7) I regali (perché questo libro è stato un regalo) della cugina Ale sono sempre graditi: ormai riesce a stupirmi con autori che non conoscevo e mi aiuta ad ampliare il bagaglio culturale. Questo Natale mi ha portato il libro oggetto di questo post, dell’autore ungherese Márai. Ieri sera, dopo aver girato l’ultima pagina, le ho mandato un messaggio: “ho finito il libro che mi hai regalato: bello tosto…”. Perché bello tosto? La storia, di per sé, potrebbe essere ridotta a poche righe: due amici di infanzia, che sono cresciuti insieme ed hanno vissuto insieme per tanti anni si separano un giorno, quando succede qualcosa di strano (no, non posso dirvi cosa succede, dovete scoprirlo leggendo il libro). Si ritrovano dopo 41 anni, con domande irrisolte e qualche rancore e durante la cena cercheranno di chiarire cosa è successo. Ecco… effettivamente la storia non ha bisogno di molti dettagli in più. Ma se leggete il libro troverete una cosa estremamente più complessa della semplificazione che ne ho fatto poco sopra. Bello tosto, sì, perché è un libro che indaga nell’animo dell’uomo. Tutto ruota intorno all’evento scatenante, avvenuto 41 anni prima. Cosa succede fra i due amici? Perché al termine di una mattina di caccia i due compagni di una vita si separano? Il Generale e il Capitano (i protagonisti si sono conosciuti presso la scuola militare), Henrick e Konrad, […]