Cane e padrone (Thomas Mann)
Storia di un cane e dell’amore per il suo padrone Uff, finalmente ce l’ho fatta a finire anche questo racconto. Vi confesso che è stato un po’ faticoso: sia perché avevo meno tempo a disposizione, sia perché lo stile narrativo (mai leggero con Mann) è ancora più ampolloso rispetto al solito. Il racconto fa parte di una raccolta di 4 storie. Le altre tre le avevo già “recensite” in questi post: Tristano e Tonio Kroger; La Morte a Venezia. Fra i 4 racconti questo mi sembra il più “noioso”. In pratica parla del rapporto fra un cane ed il suo padrone (che è uno scrittore: mi viene il sospetto che il romanzo sia molto autobiografico). Con “noioso” non voglio dire che non è bello: Mann ha una certa maestria a descrivere le situazioni, a far giungere al lettore le sensazioni che i suoi personaggi provano. Però si tratta di una storia semplice: una famiglia che adotta un cane “speciale” (come speciali sono tutti i cani amati dai padroni) e le scorribande di questo animale con il suo padrone. Lo scrittore vive in una zona periferica della città ed è solito andare a fare passeggiate tutti i giorni, escluso quando deve recarsi in città per lavoro. Baushan, il cane, appena vede uscire il padrone di casa gli corre incontro facendo feste e sperando che lo porti a fare una passeggiata. Durante la passeggiata il cane si sbizzarrisce in varie azioni di caccia: alla lepre, ai topi di campagna, alle anatre e […]