Marziani, andate a casa! (Fredric Brown)

Un nugolo di marziani dispettosi rompe le scatole alla popolazione mondiale. Vorranno forse invadere la terra o ci prendono solo in giro? Continua la serie fantascientifica in e-book: anche questo libro preso (a poco prezzo) su Amazon. Ma, in questa opera, la fantascienza è solo un pretesto per affrontare in modo ironico le nostre paure. Prendete uno scrittore mediamente bravo che è in crisi creativa. Aggiungete un filone letterario in voga come la fantascienza. Portate lo scrittore al punto di cottura massimo (scadenza incombente, anticipo dell’editore già speso, e neanche uno straccio di idea) e date il via alla storia. Luke Deveraux è lo scrittore in crisi creativa e si ritira in una capanna nel deserto per ritrovare l’ispirazione per il suo romanzo fantascientifico che non vuol proprio saperne di partire. Meditazione? Lettura di altre opere sul tema? Osservazione della natura e estrapolazione di una trama? Macché: per trovare la giusta ispirazione si imbottisce la sera di alcool quanto basta per farlo ubriacare senza dover subire il mal di testa la mattina dopo. Però rimane abbastanza lucido anche da pensare. E il suo pensiero sembra avere talmente tanta potenza da diventare vero. Un marziano si para davanti a lui, proprio come lui stava immaginando nella sua testa. Il momento è molto particolare: Luke si sente il primo uomo ad aver contattato fisicamente un marziano e vorrebbe fargli milioni di domande ma… si blocca. L’emozione, forse l’alcool, le mille idee gli impediscono di fare domande concrete all’ospite. Ma Luke si è illuso: non […]

I figli dell’invasione (John Wyndham)

Prendete un paesino della campagna inglese, un paese noioso, dove non succede mai nulla, dove ciò che alcuni chiamano calma per la maggior parte degli altri è noia. Fate succedere qualcosa di particolare in questo paesino e otterrete un romanzo come quello di Wyndham. Ma non banalizziamo: questo romanzo non è assolutamente una banale storia di fantascienza, ma quasi un trattato sull’umanità e su come affrontare la diversità, tutto mascherato da avventura fantastica. Durante quello che sarà poi chiamato “il giorno saltato” a Midwich accadono cose strane: quella che sembra una astronave aliena (nessuno riuscirà ad identificarla bene, ma questo non importa) è posizionata proprio nel centro di una “bolla” che tiene addormentati tutti gli abitanti del paese. Chi passa il confine della bolla si addormenta immediatamente, mentre chi viene tratto fuori dal l’influenza dell’oggetto non identificato si sveglia senza ricordare niente e senza avere effetti collaterali. Ma gli abitanti del paese scopriranno ben presto che un particolare effetto collaterale la visita aliena l’ha avuto. Circa un mese dopo che la navicella se n’è andata tutte le donne in età fertile presenti al momento della “visita” si accorgono di essere incinte. Ecco il punto cruciale: una nuova specie innestata in ospiti umani. Come comportarsi? Nel paese decidono di portare avanti le maternità (cosa che sembra irreale pensando a racconti odierni dello stesso genere): verranno dati alla luce quasi 60 bambini, tutti uguali (tanto che solo alcuni abitanti riescono a riconoscere i bambini l’uno dall’altro) e tutti con la sinistra capacità […]

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