Il mondo nuovo / Ritorno al mondo nuovo (Aldous Huxley)
Potrebbe essere il futuro migliore? Stavolta a consigliarmi questa lettura non è stato un autore attraverso un suo libro (come per gli utlimi due post che ho scritto), ma una amica e collega, che ringrazio calorosamente anche per avermi prestato il libro stesso… A proposito: forse è meglio se glielo restituisco… Il libro contiene due scritti: il primo è il romanzo vero e proprio (Il mondo nuovo), il secondo è una raccoltà di riflessioni di Huxley sui temi affrontati nel romanzo applicati alla situazione mondiale attuale, intitolata – per l’appunto – Ritorno al mondo nuovo. Ma com’è questo mondo nuovo? Sembra felice: la gente non ha grossi problemi, vive una vita “normale” senza grosse preoccupazioni, ma anche senza grosse emozioni. Sì, sembra tutto felice ma… c’è un grosso, angosciante, terribile “ma” dietro a tutto questo. Huxley spiega parte dell’arcano subito dal primo capitolo: un gruppo di studenti in visita al “Centro di incubazione e di condizionatura di Londra Centrale”, guidati dal direttore del centro, riceve la spiegazione della fecondazione artificiale e, soprattutto, della tecnica Bokanovsky grazie alla quale si possono ottenere gruppi numerosi di gemelli (praticamente dai 20 ai 90 cloni tutti derivati dallo stesso ovulo fecondato). A cosa servono così tanti cloni, e perché si nasce da un “flacone” invece che in modo naturale? Perché, “per il bene della società” le donne si sottopongono volontariamente all’asportazione delle ovaie? E come mai tante altre cose che a noi sembrano innaturali sono invece accettate ed osannate come successo della scienza in […]