“Allende Baricco Benni Coe De Luca Gordimer Lessing Maggiani Oz Tomasi di Lampedusa raccontano”

Regalo ben gradito, quello del Natale 2014: una versione di Trivial Pursuit con domande incentrate sul mondo della letteratura e dintorni (compreso anche il cinema). Insieme al gioco, incluso nella scatola, Feltrinelli aveva inserito il libro che sto recensendo e che raccoglie una serie di racconti degli autori citati nel titolo. Forse sono abituato male (alle raccolte “gialle” di Sellerio) ma non mi ha colpito molto questo libro. In primis perché non si capisce se c’è un filo logico o se è un semplice copia e incolla di pezzi di autori importanti ma scelti un po’ a caso. E poi perché non si capisce nemmeno se il brano fa parte di un racconto più ampio o se è un pezzo scritto appositamente per questa raccolta. Il primo frammento, “Libri” di Alessandro Baricco, sembra essere estratto da qualcosa di più ampio (si intuisce dal primo capitolo del frammento, ma non ci sono introduzioni esplicative) e sembra calato nel contesto. Si parla di libri, autori, letteratura, imbarbarimento della qualità dei testi. Anche carino (mi è piaciuto leggerlo) ma che lascia le cose un po’ in sospeso… Amos Oz, con “Papà” ci racconta la storia di un giovane israeliano, un ragazzo, diviso fra i suoi doveri presso il Kibbuz dove è ospitato e fra l’onore che vorrebbe rendere al padre. Nel racconto il lettore segue il ragazzo dal Kibbuz alla casa di cura dove si trova il padre e vive le perplessità su cui il ragazzo si trova a riflettere durante il viaggio: un contrasto i […]

Storia di Irene (Erri de Luca)

Irene, Aldo e un napoletano antico di giorni in tre storie di mare… Aspettarsi una storia spensierata da Erri De Luca credo sia impossibile. Non sempre sono tristi, ma ti portano sempre a riflettere o sul tempo passato o su vari argomenti. Non fanno eccezione le tre storie raccontate dall’autore in questo libro. Tre storie di mare, raccontate col solito linguaggio asciutto, con frasi corte, quasi smozzicate, ma sempre di effetto. Una nascita, una crescita, un addio, tutti legati al mare. Due storie su tre esplicitamente biografiche. Vediamole un po’… Durante una vacanza in una isoletta greca (rei ringraziamenti si parla di Lipsi) Erri conosce Irene: il primo solitario per carattere personale, la seconda per isolamento quasi obbligato, si trovano bene insieme. Lui pronto ad ascoltare, lei a raccontare, passano del tempo insieme sulla spiaggia e Irene racconta a lui, e lui solo, la sua storia. Come dicevamo è una storia di mare: allevata da delfini dopo un naufragio, Irene viene depositata sulla spiaggia dell’isola e di giorno sussiste con qualche lavoretto, ma di notte torna sempre a nuotare con i delfini. E’ incinta Irene, nessuno sa di chi. Il paese la ignora, si pone domande, sospetta, ma nessuno avrà risposte. Solo Erri riceve ed accoglie le sue parole. Che proprio parole non sono perché Erri le sente ma non le vede uscire dalla bocca di Irene. E l’occasione della storia di Irene è anche una occasione per raccontare un po’ della propria storia: mentre lui attende il rientro a […]

La doppia vita dei numeri (Erri De Luca)

Una commedia dal retrogusto amaro in una Napoli scoppiettante E’ l’ultimo dell’anno: in una Napoli il cui sottofondo “acustico” è un crescendo di botti (che culminerà a mezzanotte) un fratello e sua sorella si apprestano a festeggiare, seppure in semplicità e in una apparente solitudine, l’arrivo dell’anno nuovo. E alla loro storia si intreccia la storia dei genitori, ed entrambe sono contornate da quella che nasce dai numeri della tombola. Erri De Luca ci presenta, stavolta, una piccola commedia. Piccola perché non supera, come volume di pagine, gli altri libri dello stesso autore. Sono appena 69 pagine (compresa l’introduzione), divise in tre parti (tre atti) e sono scritte proprio come piece teatrale, con i dialoghi, i consigli di regia per le interpretazioni e la scenografia e tutto quello che serve per poterla mettere in scena. Chi sono i personaggi in scena? Solo di uno sappiamo il nome, urlato dalla sorella (“lei”) ogni tanto. E’ Italia, la donna di servizio morta di un colpo apoplettico, ma che ogni tanto si fa “viva” come presenza che nasconde le cose. Né lui (il fratello), né lei (sorella) sono mai nominati: si capisce, però, che da tempo non si vedono. Lui si sposta di frequente per lavoro, lei sta sempre a Napoli, in casa sua. Dopo una introduzione (parte prima) in cui i due, in pratica, si presentano al pubblico (viene presentato il contesto grazie ai dialoghi fra i personaggi), inizia l’immancabile partita a tombola, vero “must” del capodanno Napoletano insieme ai botti che […]

Il torto del soldato (Erri de Luca)

Doppia storia: intreccio fra passato e presente, fra l’autore e una donna, fra un padre e la figlia. Ancora una volta Erri de Luca ci racconta un frammento della sua vita. O almeno usa una parte della sua storia per introdurne un’altra (non sappiamo se vera o inventata, ma sicuramente realistica). L’editore chiede a Erri la traduzione di alcune opere in Yiddish, lingua che l’autore ha studiato da autodidatta e conosce bene. E quindi troviamo un de Luca che si porta dietro un pacco di fogli mentre si gode una vacanza in montagna. E nel rileggere i testi torna con la memoria a ciò che vide in passato, quando visitò i campi di sterminio. Siamo presso un rifugio montano: una sosta dopo una lunga camminata prima di rientrare al luogo di riposo. Erri si siede ad un tavolo e, dopo aver ordinato, tira fuori i suoi fogli e si mette a studiarli. Al tavolo accanto una donna che viaggia col padre, un padre che si porta da troppo tempo un segreto sulle spalle. Il vecchio era un militare di Hitler, non sappiamo se un ufficiale o un soldato semplice. Dalla fine della guerra si sente braccato, ha visto catturare i commilitoni, ad uno ad uno, e si guarda continuamente le spalle per non fare la stessa fine. E’ una parola che scatena il tutto, una parola appena affiorata sulle labbra di Erri, ma che il vecchio capisce bene, e scatena in lui la fuga. Fino all’incidente. Quale incidente? Dovrete leggere […]

I pesci non chiudono gli occhi (Erri De Luca)

Il primo amore di Erri De Luca raccontato col suo inconfondibile stile. Lo stile è sempre il solito: frasi brevi ed asciutte che racchiudono mondi e ti presentano, a volte, in modo estremamente semplice, una verità (presunta o reale che sia). E questo stile si propaga anche alla vita raccontata del protagonista, che altri non è che un Erri De Luca decenne. Uno stile che narra in modo asciutto una vita; una vita che, asciutta e concreta, ha creato quello stile. Il racconto di per sé è semplice. Un ragazzo di dieci anni si sente grande dentro ma non vede questa “grandezza” nel suo corpo: vorrebbe romperlo, spezzarlo, per far uscire la sua nuova condizione. Una estate al mare con la madre (mentre il padre è in America a cercare fortuna), il sentirsi ragazzino ma non trovare legami coi coetanei: starsene piuttosto insieme ad un pescatore che gli insegna le leggi del mare, o a leggere un libro, o a giocare con le parole e le immagini che gli si presentano nei cruciverba e nei rebus. All’ombrellone accanto si presenta una ragazzina della stessa età (anno più anno meno), uguale e diversa dal protagonista: uguale nella selezione delle amicizie (non si trova bene neppure lei coi coetanei), diversa nella certezza e sicurezza che espone nelle sue mosse e nei suoi discorsi. Fanno amicizia i due, anzi: è lei che fa amicizia con lui, ed iniziano a frequentarsi. Ma ciò suscita la gelosia di un gruppetto di ragazzi che “mirano” alla […]

Le sante dello scandalo (Erri De Luca)

“…queste donne furono riempite di grazia, forza sovrannaturale per sostenere da sole la rissa con il mondo e con le leggi degli uomini” (capitolo “tu donna”) Che Erri De Luca fosse un appassionato del mondo ebraico, e soprattutto delle sacre scritture, lo sapevamo. Che fosse anche un “amante” del mondo femminile, anche questo lo sapevamo. Non mi ha quindi sorpreso trovare questo libricino (nel suo stile: meno di 60 pagine) che fa una fotografia di 4+1 donne che – stranamente – rientrano nella lista degli antenati di Gesù raccontata dal Vangelo di Matteo. Perché strano? Iniziamo a dire che l’elenco delle generazioni che fa Matteo è volutamente particolare: nomina infatti 42 generazioni fra Gesù e Abramo (senza discendere fino ad Adamo): in altre fonti (Vangelo di Luca) però ne contiamo di più. Ma strano soprattutto perché ci sono quelle 4 donne (dell’antico testamento) più Maria che, in una cosa prettamente da uomini (come le genealogie), sembrano incastrarci poco. Senza contare che alcune sono anche straniere… Ecco quindi che De Luca vuol fare una riflessione su queste donne. Non gli interessa tanto il contrapporsi fra maschilismo e femminismo (all’epoca dei fatti entrambi i sessi avevano ruoli precisi: la donna gestiva la vita, l’uomo la tradizione – adesso sono cose che si sono perse e si è caduti in meschini pregiudizi). Sono donne, esclusa Maria, che si innestano nel ceppo ebraico: sono straniere che abitano la terra promessa o conoscono uomini ebrei e si innamorano della loro fede, di quel Dio unico […]

E disse (Erri De Luca)

I “dieci comandamenti”, le “dieci Parole”, accolte da uno straniero che segue il popolo ebraico Nella sua passione per l’ebraismo (e per la lingua ebraica) Erri De Luca ci porta in un altro dei suoi viaggi nella storia del popolo ebraico, ed in particolare in quel momento dell’esodo che vide la consegna dei 10 comandamenti (come li chiamiamo noi), o meglio delle “dieci parole” (come indicato da una più precisa traduzione). Tutti li abbiamo presenti, dato che veniamo da una cultura cattolica. Magari non ricordiamo la formulazione precisa o l’ordine insegnato a catechismo, ma tutti sappiamo che esiste un “non rubare”, un “non desiderare”, un “non uccidere”… Ma De Luca ci riporta all’origine di essi. Certo, un origine un po’ romanzata, con un Mosè che scende dal Sinai (o Hòrev, come è chiamato in ebraico) disidratato, quasi rotolando, mezzo morto… E’ suo fratello che si prende cura di lui, e lui, talmente inebriato dalla divinità, non riesce più a capire o a riconoscere niente (la bibbia stessa dice che il suo volto riluceva quando discese dal monte, e Michelangelo mise in testa al suo Mosè dei coni che dovevano rappresentare questa luce, ma che qualcuno ha scambiato per “corna”). Ma alla fine Mosè ricorda cosa la divinità ha detto, e pronuncia quelle frasi a voce alta, in fronte a una parete rocciosa. E le parole, così forti e così inossidabili, si scolpiscono nella roccia al suono della sua voce (qualcuno dice addirittura di aver visto il dito di Dio inciderle), […]

Il peso della farfalla – Visita a un albero (Erri De Luca)

Storia di un cacciatore e di un camoscio che si re-incontrano alla fine dei loro giorni Il piccolo libretto che prende, in copertina, il titolo del primo racconto (Il peso della farfalla) è nello stile di Erri De Luca, nel senso che finora ho sempre visto pubblicare per l’autore piccoli libretti, con uno o più racconti, tutti di circa 100 pagine. “Visita a un albero” prende solo 9 pagine ed è un omaggio che De Luca fa ad un “cirmolo”, un parente dell’abete, nato sul bordo della montagna. L’autore racconta le sue soste sotto l’albero, ed il saluto al mondo fatto a cavalcioni del tronco coi piedi che penzolano nel vuoto della valle. Più che un racconto, appunto, è un omaggio ed un ricordo di un albero che ha “cullato” l’autore, a volte lo ha ispirato ed è diventato un punto fisso delle sue escursioni in alta montagna. “Il peso della farfalla” è a metà fra una favola ed una riflessione esistenziale. Potremmo definirla una favola per adulti. I personaggi sono due: un grande camoscio, re del branco, talmente grande che gli altri camosci non tentano neppure di sfidarlo. Ed un vecchio cacciatore di camosci, un tipo solitario, cresciuto in montagna, molto schivo ma anche profondo conoscitore di ogni centimetro di quel territorio. La “favola” potrebbe benissimo essere ambientata in un qualsiasi periodo dell’era moderna: io ho preferito pensarla ambientata ai tempi nostri, ma quadrerebbe anche se traslata di 50 anni indietro. Si conoscono da tempo il camoscio ed il […]

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