Letture in loco (ovvero luoghi “letturosi”)
Mi è capitato di ascoltare, due giorni fa, in radio, una “recensione” di una nuova App per smartphone. Ce ne sono tantissime, e di solito la mia attenzione a queste cose si esaurisce nell’arco di 5 secondi. Questa però mi ha colpito perché intercetta ed intreccia due mie passioni: la lettura e la fotografia (soprattutto paesaggistica). Si chiama CItyteller: come per tutte le App, non è l’applicazione in sé ad essere speciale, ma il lavoro di raccolta dati che c’è dietro (l’App, così come il sito web, sono solo mezzi per godere di questi dati). Gli autori raccolgono, con l’aiuto degli utenti, citazioni letterarie in cui si parla di un luogo specifico (una città, una località, una piazza) e le “geotaggano” (cioè mettono, su una mappa virtuale, una puntina – anch’essa virtuale – nel luogo preciso di cui parla l’opera, e vi collegano la citazione). Il risultato – come dicono loro – è una mappa “geo-emozionale”. Grazie a questa iniziativa si ha uno strumento in più, oltre la guida (cartacea o elettronica che sia), per visitare una città. Se vi trovate a Firenze, per esempio, e poco tempo prima avete letto “Inferno” di Dan Brown o “Cronache di poveri amanti” di Pratolini, potete consultare la mappa di Firenze e scoprire i luoghi dei due romanzi, e magari anche ripercorrerli mentre leggete il brano associato. La forza di questa iniziativa sta, come spesso accade ultimamente, nella collaborazione degli utenti: più persone segnaleranno l’accoppiata luogo-citazione letteraria, più sarà ricco il sito e maggiori i benefici di chi vorrà sfogliare […]