Nostri amici da Frolix 8 (Phil K Dick)
Ho appena finito di leggere un romanzo di Phil K. Dick: “Nostri amici di Frolix 8”. Ho anche scritto, come è mio solito, una recensione su Ciao.it (ecco il link: http://www.ciao.it/Nostri_amici_da_Frolix_8__Opinione_726266). Devo dire che ancora una volta Dick mi ha piacevolmente sorpreso… Il romanzo ti lascia un po’ di amaro in bocca, ti poni delle domande. Se si vuole lo si può usare anche come metafora del razzismo (o del classismo): nel romanzo, infatti, gli “Uomini Nuovi”, insieme agli “Insoliti”, occupano tutte le posizioni di potere relegando gli Uomini Vecchi a semplici “operai” di classe B. Un breve riassunto della storia – se volete farvi un’idea più precisa leggete la recensione al link sopra… Nick Appleton è un uomo Vecchio. Non ha particolari capacità intellettive (come gli uomini Nuovi, che hanno delle “protuberanze” nel cervello che permettono loro ragionamenti molto più ampi) né è un insolito (un uomo con facoltà precognitive o telepatiche o simili). Spera però per suo figlio Bobby un futuro “alla pari” e per questo lo spinge a dare gli esami per accedere agli incarichi statali. Ma quando il figlio fallisce (perché gli esami sono creati da Uomini Nuovi che, in questo modo, precludono a tutti l’accesso agli incarichi di prestigio) il mondo gli crolla addosso. Quelli che prima erano solo dubbi e voci di corridoio adesso sono certezze, e quello che prima era certezza si è dissolto. Aderisce, un po’ casualmente, un po’ convinto, al movimento dei Cordoniti, Uomini Nascosti che si raccolgono intorno a due speranze: la prima è data da […]