Tre castelli e un po’ di “foliage”

Confesso di non amare molto il termine “foliage” (parola inglese solitamente usata alla francese e che indica – più o meno – l’insieme delle foglie di una pianta e che, nel contesto autunnale, richiama i toni rossastri delle chiome degli alberi), ma sembra esser di moda e, soprattutto, è più corto da scrivere nel titolo, e quindi lo userò (santa pigrizia 🙂 ). Approfittando dei bei giorni di inizio novembre (domenica 1, per l’esattezza), abbiamo viaggiato (io e Bea) in una zona della toscana che, in questo periodo, è veramente particolare e bella: il Casentino. Non che nelle altre stagioni sia brutta, ma è in questa stagione che si può ammirare, appunto, il “foliage”:  distese intere di fogliame dai colori viranti dal giallo all’arancione al rosso intenso. Ecco su mappa il nostro percorso, se voleste provarlo. Ma se avete tempo fate una deviazione verso il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, che vale la pena. Prima di lasciarvi alle foto dei luoghi, vi racconto in breve alcuni di essi. il percorso è un anello che inizia (A) e si chiude (G) a Pontassieve. Percorre parte della statale 67 per Forlì, deviando verso  Londa, fino ad arrivare a Stia. In quel tratto, presso il valico di Croce ai Mori (B) ci siamo fermati a scattare le prime foto ai mille colori dell’autunno, fra castagni, lecci e foreste a perdita d’occhio. Prosegue poi per Porciano (C), Stia (D – piazza del parcheggio) ed il castello di Romena (E). E ritorna a Pontassieve dal passo della Consuma (F). Porciano è un piccolo […]

Sopravvissuto – The Martian (film vs libro)

Attenzione spoiler – se non avete ancora visto il film o letto il libro, beh, che aspettate a farlo? Dopo potete tornare qui senza rischio che io vi rovini il finale 🙂 Letto il libro, piaciuto, mi son detto: andiamo a vedere come Ridley Scott porta su pellicola un lavoro del genere. Che non è facile perché il libro si basa molto sul racconto che il sopravvissuto affida al diario virtuale presente nel suo laboratorio/casa. Può diventare un’impresa trasporre tante parole e procedimenti (anche matematici e chimici) su pellicola, dove l’immagine è il mezzo privilegiato di comunicazione. Ma Scott di solito è bravo in queste cose ed è riuscito a compensare alcune delusioni con alcune immagini e scene mozzafiato. La storia, se non la conoscete, ve la riassumo così: Mark Watney è un biologo e astronauta in missione, insieme a dei compagni, su Marte: il loro compito è raccogliere campioni e fare ricerche e dovranno stare sul suolo marziano un bel po’ di giorni. Solo che una tempesta rovina i loro piani: raggiunge intensità tali da costringerli a fuggire. Durante l’evacuazione Mark viene sbattuto via da una antenna strappata dal vento (semplifichiamo…) e, disperso e creduto morto, lasciato indietro. Ma scopriremo che Mark è sopravvissuto e dovrà iniziare una lotta contro il tempo, la solitudine e Marte stesso per sopravvivere fino alla prossima missione marziana, da cui spera di esser salvato. Unico problema: tale missione arriverà fra 4 anni e quindi Mark è costretto a inventarsi vari espedienti per riuscire a resistere così tanto. In […]

Girovagando sulla francigena (escursione con Le Vie Narranti)

Fra un libro ed un altro mi piace anche farmi qualche passeggiata per “leggere” il territorio nei miei dintorni (lo ammetto, sono di una ignoranza spaventosa in merito: conosco pochissimo la storia di una terra tanto ricca come la Toscana). Mi è capitata l’occasione di partecipare ad una escursione guidata da Paolo (che è guida ambientale), con l’associazione nel contesto del suo progetto di promozione del territorio Le Vie Narranti. Il percorso prevedeva la partenza da Abbadia Isola, nei pressi di Monteriggioni (vedi mappa sotto), con un passaggio lungo un pezzo della “via francigena” ed il ritorno ad Abbadia nel pomeriggio, dopo circa 17 chilometri di camminata nella natura, fra boschi di leccio e antichi sentieri. Ma sul percorso lascio parlare la mappa: Come dicevo sopra, ignoro tanto dei luoghi in cui vivo o che, essendo vicini, visito. Per esempio Monteriggioni, cittadina medievale, la conosco perché ci ho passato qualche ora, magari con amici, in estati passate, ma non ne conosco la storia. Grazie a questa escursione ho imparato qualcosa. Certo, rimane ancora molto, ma adesso ho qualche chiave di lettura in più del luogo e della sua storia. Lo stesso dicasi per la “via francigena”: sono anni che ne sento parlare, ma se dovessi spiegare cosa sia non lo saprei (anzi, non lo avrei saputo) fare. La via francigena (musica da documentario in sottofondo, grazie) è un percorso – ricostruito sulla base del diario del vescovo Sigerico – che collega Canterbury a Roma. Nel medioevo i pellegrini che si recavano presso i luoghi di culto (fra cui, appunto, Roma) […]

Scacco alla torre (Marco Malvaldi)

Lo confesso: è da marzo 2015 che questo libro riposa sornione sul tavolo di sala, vicino alla tastiera del PC, in attesa, paziente e tranquillo, che mi dedicassi nuovamente a lui. Nuovamente perché, finito agli inizi di marzo, era mia intenzione recensirlo in maniera speciale, visto che può fregiarsi di ben tre categorie di questo blog: Letture (perché, fisicamente, è un libro), Viaggi (perché è quasi una guida turistica) e Immagini (perché ho fotografato alcuni dei luoghi di cui parla). Insomma, non è uno dei “soliti” romanzi di Malvaldi, in cui l’autore intreccia i suoi spunti fantastici relativi ai personaggi, con alcune caratteristiche reali del paesaggio toscano e con lo strano e schietto carattere dei suoi abitanti. Questo libro è una guida turistica. O quasi. Non ci troverete la sezione “per dormire”, non ci troverete la storia dei monumenti (a parte qualche eccezione), ma vi ritroverete a viaggiare per Pisa accompagnati da un amico che, abitando in quella città, può indicarvene tutti i segreti. Ma soprattutto senza lasciarsi monopolizzare da quel magnifico monumento che frotte di turisti di tutto il mondo adorano ma che pensano sia l’unico presente: la torre pendente. Sì, perché Marco ci porta a scoprire piccole cose: da gioiellini come la chiesetta di Santa Maria della Spina, ad alcune sedi storiche universitarie, alle piazze e le vie caratteristiche della città e dei dintorni (come la certosa di Calci). Certo, c’è anche Piazza dei Miracoli con la sua e la Torre, il Battistero, il Duomo, ma li scopriamo solo dopo […]

Promozione personale (1 di 2)

Ogni tanto permettetemi un po’ di promozione personale… Ho avuto la fortuna di trovare, a Montespertoli, un gruppo di persone appassionate di fotografia come me. Anzi: molte di loro sicuramente più di me. Persone che si ritrovano ogni due settimane in semplicità e allegria e da cui spesso “rubo” consigli, tecniche e suggerimenti. Si tratta del “Circolo Fotografico Fermoimmagine di Montespertoli” (per gli amici CFFM: ecco il sito ufficiale e la pagina facebook). E (anche) quest’anno ho l’onore di esporre una mia foto insieme alle loro, in una mostra collettiva dal tema suggestivo (come potete vedere dalla locandina): “Mani – La magia di un gesto”. La nostra mostra fotografica fa parte delle varie attività che animano Montespertoli durante la “58° Mostra del Chianti“, una fiera eno-gastronomica dedicata al Chianti e ai prodotti locali. Approfittatene: fra il 30 maggio ed il 7 giugno passate ad assaggiare e degustare, e fra un bicchiere e l’altro fate un salto al “Loft 19” dove potrete ammirare i nostri lavori. Sulla pagina facebook del CFFM troverete tutti i dettagli (luogo della mostra, orari di apertura) per venirci a trovare. Mentre per il programma della 58° Mostra del Chianti vi rimando al loro sito web.

Andar per foto nel borgo delle camelie…

Mi piace fotografare paesaggi e natura, l’ho sempre detto. E quindi, quando ho saputo di questa occasione, mi son precipitato: la Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia. C’è un piccolo borgo, Pieve e Sant’Andrea a Compito, sui colli vicino a Lucca, dove da anni si coltivano camelie con l’intento di salvaguardare le moltissime varietà esistenti (ed alcune a rischio di sparizione). Vuoi per il terreno particolarmente adatto, vuoi per il microclima, il paesello sembra essere il luogo più adatto della Toscana (e forse di Europa) per questo progetto. Tutti gli anni, nel periodo di maggior fioritura (marzo, per la maggior parte delle varietà), viene organizzata una mostra al “camelieto” (il terreno dove vengono coltivate molte varietà di camelie) ed una festa paesana grazie alla quale si può scoprire il fantastico mondo delle camelie (dalla cucina all’arredamento, a vari prodotti, primo fra tutti il tè, dato che si ricava da una varietà della famiglia di camelie). Purtroppo quest’anno son potuto arrivare alla mostra solo alle 16.00, quando ormai tutto era in chiusura (alle 18 la mostra veniva chiusa), ed ho potuto godere solo del camelieto e degli scorci panoramici del borgo. Ma se vi piacciono questi fiori l’anno prossimo non potete mancare. Troverete le informazioni, appena saranno disponibili, sul sito della mostra. Una nota: anche se siete appassionati di tè vi conviene fare un salto alla mostra: sono presenti stand giapponesi che spiegano molte cose sui riti legati a questa bevanda e sulle tecniche di preparazione. Mi è dispiaciuto non poterli vedere, ma dalle […]

La mia bella Firenze

Lo so, sono di parte e, sì, tendo a ripetermi. Ma che ci posso fare, Firenze è una bella città e mi piace: ad ogni scorcio regala qualche emozione. No, non dico che sia l’unica città bella (ogni città ha sue caratteristiche che la rendono peculiare), ma – c’è poco da fare – il fascino che esercita Firenze è (almeno per me) speciale. Ieri (per l’Epifania) stavo passeggiando intorno al Parco delle Cascine e sono arrivato al “Fosso Bandito”. Da lì si vede bene il nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, una struttura che, da lontano, non mi entusiasma molto, ma da vicino assume un aurea completamente diversa (è veramente piacevole camminarci intorno e dentro) . E’ possibile accedere, fra le altre cose, dalle scalinate esterne, alla Cavea, dalla cui sommità si vede (quasi) tutta Firenze, il colle di Fiesole, ed altre colline che la circondano, e che al tramonto assumono toni caldi e avvolgenti… Mi son divertito a fare queste foto (col mio Lumia 1020, però, non avendo la fidata reflex Canon con me). Godere anche voi della meravigliosa vista, anche se vi consiglio, appena potete, uno sguardo dal vivo, che rende molto più che in foto 🙂

Autunno

E’ arrivato l’autunno, ed è giusto cambiare sfondo a questa pagina: i girasoli usati per l’estate adesso stonano un pochino. Ho ritrovato una foto scattata, nel lontano 2009, non da me ma da Alice, una ragazza che ho conosciuto in quell’anno, che già aveva passione per la fotografia e che ha coltivato (molto meglio di me, lo confesso) questa passione facendone una professione. La foto è nata da una prova: le avevo prestato macchina e teleobiettivo per fare due o tre scatti (la foto è opera sua, io ho fatto solo un piccolo ritaglio per metterla qui). A me piace molto: mi sembra esprimere bene l’autunno. O almeno esprime bene la mia idea di autunno in questo momento… Voilà, sfondo cambiato

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