Menzogne S.p.a. (Philip K. Dick)

Storia strana quella di questo romanzo di Dick, che viene riassunta da Paul Williams (esecutore testamentario di Dick) nella postfazione, stranezza che si rileva nella trama. I dettagli li vediamo fra un po’, ora credo si apiù opportuno fare un po’ di chiarezza (ma limitandomi a poche righe). Utopia andata e ritorno (The Unteleported Man) è il primo titolo assegnato, quando (intorno al 1964) Dick estende un racconto già creato inserendo alcune parti su richiesta di un editore (che voleva – a me sembra buffo ma è vero – che il romanzo si adattasse ad una certa immagine di copertina, che non so quale fosse). Vuoi per questa aggiunta, vuoi per modifiche successive, la storia fu pubblicata più volte sempre con piccole (e a volte grandi) differenze. Quella che è arrivata a noi sembra essere la versione definitiva (secondo Williams) riaccorpata dopo aver ritrovato tutti i pezzi che a suo tempo vennero persi. Ma, secondo me, si vedono alcune incongruenze… Chi mi segue sa che adoro Dick, la sua idea di fantascienza che, come succedeva in quegli anni, si concentrava molto sull’indagine umana più che sulla tecnologia extraterrestre. E Dick immagina un mondo sovrappopolato (come in altri romanzi, ad esempio “Guaritore Galattico“), in cui le Nazioni Unite sono una organizzazione molto più forte della realtà odierna (e sono comandate da un tedesco) e molto militarizzata. In questo mondo ci sono alcune imprese commerciali che assumono il controllo di varie  funzioni (anche di sicurezza pubblica) e fra le due maggiori è in corso un conflitto. Rachmael Ben […]

Guaritore galattico (Philip K. Dick)

“Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve” (Isaia 1, 18) Confesso di essere in difficoltà: questo romanzo di Dick mi ha lasciato con più domande di quello che mi aspettavo. Le opere di questo fecondo autore americano hanno sempre qualcosa di fondo: una domanda di vita, una riflessione sull’essere. Ma in questa non riesco ad inquadrare il punto di vista che voleva dare l’autore. Il romanzo è coetaneo di Ubik: in tutti e due si affronta il tema della vita, da due angolature completamente diverse, quasi complementari, ma con la stessa serie di domande: chi siamo noi? viviamo per noi stessi o in quanto parte di un qualcosa di più grande? siamo quello che facciamo o facciamo qualsiasi cosa in quanto siamo? La trama è semplice: sono i personaggi che la rendono densa e consistente. Joe è un terrestre in un mondo (futuro) in cui la terra è sovrappopolata. Il suo lavoro è “guaritore” di vasi e ceramiche in genere; non riparatore o restauratore (che incollano i pezzi aggiungendo materiale esterno) ma proprio guaritore: con uno strumento particolare riesce a riscaldare fino al punto di fusione la ceramica e a rincollare i vari pezzi, come se la frattura non fosse mai esistita. Fra i tanti mondi conosciuti il Pianeta dell’Aratore è una landa semi desolata in cui abitano varie forme di vita. Una di esse, Glimmung, contatta Joe per affidargli un lavoro (dobbiamo dire che sulla terra Joe non se la passa tanto bene, in […]

Mr Lars sognatore d’armi (Philip K. Dick)

In un mondo in cui le armi sono oggetto di design e moda (e non interessa come funzionano) cosa succederebbe se subissimo una invasione aliena? Geniale e surreale: geniale come altri romanzi di Dick, ma più surreale. Siamo nel primo decennio del 2000, con “razzi di linea” che permettono di coprire la distanza Parigi-New York in meno di un’ora, con giornali “omeostatici” che ricordano tanto i giornali animati di Harry Potter, con auto volanti guidate da automi e tante meraviglie tecnologiche. Eppure abbiamo ancora la contrapposizione dei due blocchi: Pop-Ori (popolo orientale: ex URSS + Cina ed Asia) e Bloc-Occ (blocco occidentale: Usa + Europa). Ed ogni blocco, per propinare al proprio popolo una certa supremazia contro l’altro blocco, propone armi sempre più spettacolari. Armi che servono, in fin dei conti, a mantenere un equilibrio (come è successo veramente con la guerra fredda e la proliferazione atomica). Ma, in realtà, l’oligarchia (militare) che governa i due blocchi si è messa d’accordo e le nuove armi sono solo trovate pubblicitarie per mantenere calmi i “purioti” (puri ma idioti), il popolo minuto, che deve continuare a credere nella contrapposizione e nel fatto che il proprio blocco sia prevalente sull’altro. Dove nascono queste armi? In entrambi i blocchi un medium entra in trance e – quando si sveglia – si trova con un progetto di una nuova arma. Progetto che viene subito verificato dalla ditta costruttrice: ma si tratta di armi che per lo più non funzionano e che vengono propagandate attraverso filmati […]

Moby dick (Melville)

“E cosa mai sei tu, lettore, se non un pesce slegato, e anche un pesce legato?” (cap. 89) Sì, lo so… sono due mesi che non scrivo niente qui… ma sono stato “preso” da una lunga caccia alla balena bianca. Il Moby dick di Melville era nella mia lista dei “classici da leggere” da molto tempo. E da qualche mese era anche sul mio comodino in attesa che lo prendessi in mano. Avevo già fatto esperienza di Melville attraverso “Bartleby, lo scrivano”: la scrittura è poderosa ed i paragrafi possono risultare un po’ pesanti, ma la profondità dell’animo umano a cui riesce ad arrivare è notevole. Ma parliamo, ora, della ciurma del Pequod, del loro capitano Achab e della famosa balena bianca. La storia credo sia risaputa a tutti: è Ismaele, unico sopravvissuto del Pequod, che racconta le vicende dei suoi compagni di viaggio, da quando conosce il “selvaggio” Qeequeg, al viaggio verso Nantucket, fino all’ingaggio sul Pequod, la caccia ed il tragico finale. “Chiamatemi Ismaele”: non sappiamo il vero nome del marinaio; è lui che ci chiede di chiamarlo con quel nome biblico (il figlio di Abramo e della schiava Agar, cacciato dalla tribù e quindi icona dell’esule). E tutto il racconto è infarcito di riferimenti biblici (spesso spiegati nelle note – almeno nell’edizione in mio possesso). Ma anche di riferimenti a tante altre storie epiche o a drammi shakespiriani. Se volete approfondire su Wikipedia (italiano) trovate qualche info in più. La mia sensazione, ve lo confesso, è stata […]

La svastica sul sole (Philip K. Dick)

Una versione alternativa della storia recente… Romanzo strano questo ultimo di Dick che mi sono letto. Niente alieni, ne precog ne personaggi particolari. Gente comune (nel senso di umani estremamente “umani”), storie che si intrecciano nell’America degli anni 60 ma che coinvolgono tutto il mondo. E’ una versione alternativa della storia che conosciamo: dopo la seconda guerra mondiale, vinta dall’Asse Berlino-Roma-Tokio (sì, avete capito bene, ma ricordo che si tratta di un romanzo) gli USA, come tutto il mondo, sono sotto l’influenza delle due potenze vincitrici. La Germania post Hitler controlla tutta l’Europa e l’Africa e la costa occidentale degli USA. Il Giappone invece controlla l’asia, l’oceania e la costa orientale degli States. Anche l’Italia ha la sua parte, seppur piccola, influenzando e controllando il medio oriente. In questo scenario si muovono alcuni personaggi. Ma la loro vita – nonostante accenni di spy story – non sembra essere dedicata ad un cambiamento della situazione mondiale. Ormai gli americani hanno accettato la condizione di “sudditi” trattati con più rispetto dagli occupanti giapponesi e con più durezza nella zona sotto l’influenza tedesca. Ovviamente, in una situazione del genere gli ebrei sono stati quasi sterminati: ne esistono ancora pochi: la maggior parte sotto schiavitù e una minima parte vive sotto mentite spoglie (grazie a falsi documenti e a plastiche facciali). Uno di essi è Frank Frink, protagonista di una delle storie che si intrecciano a San Francisco. Anche per l’Africa, sotto l’influenza tedesca, è stata decisa la “soluzione finale”. Non solo: grazie alla […]

Blade runner (Philip K. Dick)

Storia di un cacciatore di taglie che ha una crisi mistica… Fanucci editore ha preso, ultimamente, quella che mi sembra una cattiva abitudine: intitolare i libri (romanzi o raccolte di racconti) di Dick con i titoli dei film tratti dagli stessi. Perché una cattiva abitudine? Perché – per chi non lo sa – i film sono spesso adattamenti (anche marcatamente diversi) dei romanzi dell’autore statunitense. Sapevo che questo libro non era il film, anzi: proprio per quello l’ho comprato. Da quando l’ho visto per la prima volta, Blade runner mi ha affascinato. Da quando ho iniziato a leggere romanzi di Dick sono rimasto ancora più affascinato e mi ero da sempre ripromesso di leggere il libro (contravvenendo, anche, ad una mia regola: mai vedere film di libri letti, mai leggere libri di film visti). A proposito: il titolo originale (italiano) del romanzo è “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?”. E la trasposizione in elettronico della tecnica tutta umana di contare le pecore per addormentarsi è preludio ad un mondo molto particolare immaginato da Philip in questo suo romanzo. La storia combacia – per alcuni versi – col film: il poliziotto Rick Deckard è un cacciatore di taglie specializzato nel “ritirare” androidi illegalmente presenti sulla terra. La storia la riduco al minimo: un collega, che stava lavorando al ritiro di un gruppo di androidi, viene colpito e quasi ucciso da uno di loro. Il lavoro viene passato a Deckard il quale, seguendo le tracce già raccolte dal collega, nonostante alcuni contrattempi […]

Next e altri racconti – Philip K. Dick

6 racconti per 6 film Non tutti sanno che molti film a tema fantascientifico degli ultimi anni sono tratti da romanzi o racconti di Dick. Dal “giovane” Minority Report (film del 2002 per la regia di Spielberg e Tom Cruise come protagonista) al “fanciullo” Next (2007, con Nicolas Cage) al “vecchio” Blade Runner… Confesso che fino a poco tempo fa neppure io sapevo che alcuni film che mi hanno appassionato erano tratti da suoi racconti. Avrete capito, dagli altri libri che ho letto, che Dick è un autore che mi piace (anche se mi mette un po’ di angoscia), sicché ho approfittato subito del libro “Next ed altri racconti” che “Fanucci Editore” ha pubblicato. Sì: sembra che questo editore detenga i diritti di pubblicazione, per l’Italia, di Dick, perché tutti i libri finora acquistati di questo autore sono pubblicati da loro. Diciamo subito che la copertina del libro riprende (quasi integralmente) il cartellone del film e, ad un osservatore distratto, potrebbe sembrare che il libro contenga solo quel racconto (la frase “e altri racconti” non è scritta molto grande). E questo può trarre in inganno per due motivi: Next è un racconto di circa 40 pagine, quindi troppo corto per diventare un film. Ed il film (da quello che ho capito leggendo la trama e vedendo alcuni trailer) è abbastanza diverso dal racconto. Insomma gli sceneggiatori si sono semplicemente ispirati, ma non hanno trasposto in versione cinematografica le vicende del ragazzo dorato (il protagonista di Next). E questo, d’altronde, è […]

Ubik (Philip K. Dick)

Qualsiasi problema abbiate, Ubik lo può risolvere… Ancora una volta sono stato colto da un fulminante raptus di “iperlettura”: visto e preso da uno scaffale di un supermercato, ho cominciato questo libro 2 giorni fa e l’ho finito in quattro e quattr’otto… La storia, in breve, è ambientata in un futuro prossimo: la seconda parte del 1990 (per Dick). Ci sono dei soggetti detti “psi”, come i soliti precog (riescono a vedere nel futuro, come Nicolas Cage in “Next” – film tratto da un libro di Dick) e i telepati (che riescono a leggere nella mente degli altri), oltre ad altre persone con poteri che definiremo paranormali (ma che, secondo Dick, potrebbero essere uomini più evoluti fra la specie umana). Questi psi sono usati da una organizzazione per “spiare” progetti industriali, installazioni militari e cose simili. Ci sono agenzie di prudenza che “affittano” a chi ne fa richiesta “inerziali”, cioè persone che hanno un “contro-potere” particolare. Un inerziale, se è nelle vicinanze di uno “psi”, riesce ad annullarne i poteri. L’Agenzia di prudenza di Glen Runciter, presso cui lavora Joe Chip, è la migliore della terra. Quando riceve l’incarico per bonificare una installazione su Luna, però, le cose si mettono male… 11 inerziali, più Joe Chip e Glen Runciter si recano su Luna, ma la missione si rivela una trappola ed una bomba esplode nella sala riunioni. Nel caos che ne segue sembra che solo Glen Runciter sia rimasto vittima dell’esplosione, mentre gli altri riescono a tornare all’astronave, portando anche […]

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