Negli occhi di chi guarda (Marco Malvaldi)

Come dicevo qualche giorno fa, dopo un saggio sull’assertività (indotta) e uno sul tempo nella fisica, finalmente un po’ di relax e quattro risate in un giallo ben congegnato. Oddio: abbinare “relax” e “Malvaldi” potrebbe sembrare – specialmente in questo caso – quasi un ossimoro… In quest’opera dell’autore toscano imparerete di più su arte, musica, medicina, chimica e genetica rispetto a 5 saggi specifici, uno per materia. Ma imparerete tutto con leggerezza: da bravo pignolo gli piace spiegare le cose bene, anche nei dettagli (sì, potrebbe essere un  bravo divulgatore), ma intercala il tutto nel giallo, senza far sembrare nessuna spiegazione una noiosa pedanteria né qualcosa di fuori contesto. Insomma, per citare un esempio, la telomerasi fa parte del giallo. Anzi, è una delle chiavi per la soluzione. Provate a leggere questo articolo di wikipedia sulla telomerasi e poi il romanzo: son convinto che molti troveranno più chiara la spiegazione di Pier Giorgio (protagonista della vicenda) che l’articolo linkato 🙂 D’altronde, solo Marco è in grado di risolvere un giallo avendo come protagonisti il Pier Giorgio indicato sopra, genetista e ricercatore universitario, e la Margherita sua amica (e qualcosa in p… ops, non anticipiamo niente) filologa ed archivista. Molti altri si accontentano di far risolvere i gialli a poliziotti (lo Schiavone di Manzini), a scrittrici di gialli, o lettrici / librarie / bibliotecarie appassionate di gialli (la Katy Hirschel della Aykol, la Fletcher e le tante emule televisive…), qualcuno anche ai preti (da Don Matteo a Padre Brown, sempre televisivamente parlando). […]

L’ordine del tempo (Carlo Rovelli)

Potrei iniziare con battute del tipo “non vi ruberò molto tempo”, ma sarebbe un gioco di parole un po’ pissero (traduciamolo in “sciocchino”). Perché proprio di cosa e come è fatto il tempo si parla in questo saggio di Rovelli, personaggio già conosciuto attraverso altri libri ed apprezzato per il suo metodo divulgativo. Non è chiaro come Piero Angela, ma lo si legge bene. Anche se, questa volta, mi sono un po’ perso nei meandri del tempo… Perché, pensateci, cosa è il tempo? Ok, state guardando l’orologio, sono le ore 17.29 di un martedì pomeriggio invernale. Ma questo perché siete in Italia: se vi trovaste a Pechino sarebbero le 00.29 di domani. O se foste a Honolulu le 6.29 di mattina e avreste tutta la giornata davanti (dannati fusi orari 🙂 ). E non solo, se vi trovaste in Madagascar, sarebbero le 19.29 di un pomeriggio estivo, invece che invernale. La definizione di tempo che noi usiamo (e che ci va benissimo per le migliaia di cose che facciamo) è una cosa prettamente umana e anche abbastanza recente. Ecco, Carlo ci porta in un viaggio nel tempo, fino a dimostrarci che non esiste il tempo assoluto. Non c’è, insomma, un tempo che scorre sempre uguale in tutto l’universo, indipendentemente dal fuso su cui ci troviamo… In realtà la cosa è ancora in discussione fra gli scienziati: alcuni – fra cui Rovelli – la pensano in questo modo. Altri ritengono che invece esista un tempo assoluto che, al momento, non riusciamo […]

Le armi della persuasione (Robert B. Cialdini)

Veloce (spero) post per commentare questo e-book comprato in offerta da Amazon: il prezzo dell’edizione elettronica (ad ora) è 5,99 Eur, mentre un mesetto fa era in offerta (per un giorno) a 1,49 Eur, ed è allora che ne ho approfittato. Del libro ne avevo già sentito parlare (il buon Massimo Polidoro lo aveva citato in alcuni suoi articoli) ed ero potenzialmente interessato all’acquisto (nel caso, cartaceo), ma ancora non mi decidevo a prenderlo. Proprio Massimo ha lanciato un “tweet” con l’offerta speciale del giorno (1,49 Eur, come dicevo sopra), e non me la sono lasciata scappare. Per una valutazione del libro, però, devo partire da cosa mi aspettavo da esso. Come detto più sopra, ne avevo sentito parlare. L’idea che mi ero fatto era di un libro che riporta, sostenuto da vari riferimenti ad esperimenti e studi scientifici, come sia possibile “raggirare” eventuali ragionamenti logici del nostro interlocutore e – con la forza delle parole – portarli a nostro vantaggio. Tipo come chiedere l’aumento al capo ed avere successo 🙂 A parte le battute, speravo di capire i processi cognitivi generici delle persone, così da migliorare la mia comunicazione, oltre che per pura curiosità (capire come funziona il mio cervello). Ma il libro non è questo, anche se affronta in modo abbastanza diretto alcuni aspetti di quanto cercavo. Per spiegarmi meglio uso le parole con cui l’autore introduce il libro: Probabilmente questo antico status di vittima designata [a comprare qualsiasi cosa proposta] spiega il mio interesse per lo studio dell’acquiescenza. […]

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