Happy Birthday Calvin And Hobbes

Oggi, 30 anni fa, per la prima volta veniva pubblicata una striscia di Calvin And Hobbes. Permettetemi di festeggiare e condividere questa celebrazione. E’ uno dei miei fumetti preferiti, se non addirittura IL fumetto preferito. Ho comprato la raccolta completa (in lingua originale), ed ogni tanto la apro e mi leggo qualche striscia. E sempre mi ritrovo a ridere, o a cambiare il punto di vista sulle cose, o a commuovermi, o semplicemente a rasserenarmi. Conosciuto per caso, mi sono innamorato del bambino di 6 anni (Calvin), iperattivo, casinista, con fervida fantasia, dalla curiosità viva e vitale. E della sua tigre, Hobbes, che a volte è compagnia di giochi, a volte è voce della coscienza… Tigre dalla duplice natura: di pezza quando sono presenti altri personaggi, in carne ed artigli quando è sola con Calvin. E, badate bene, non è una fantasia del bambino, è realmente così. D’altronde, nel mondo dei fumetti, tutto è possibile. Il fumetto è durato 10 anni, con alti e bassi. L’autore, Bill Watterson, è sempre stato un purista, ha lottato per impedire il merchandising (Hobbes di pezza, diari con Calvin, ecc ecc ecc) e ci è riuscito, tanto è vero che quei pochi adesivi di Calvin che raramente ho incrociato (tipo attaccati nei retro dei camion) NON sono ufficiali né autorizzati. Dopo 10 anni di strisce ed un successo sempre crescente Bill ha deciso di chiudere questa esperienza. Era il ’95 (io avevo appena iniziato ad innamorarmi di queste strisce), e quando l’ho saputo mi è dispiaciuto un sacco, […]

L’Erba dei Vicini (#EDV) – alcune considerazioni dopo le prime puntate

Dopo avervi invitato a guardare il programma di Severgnini, L’Erba dei Vicini (abbreviato e hashtaggato #EDV), e dopo averne guardato, io stesso, le prime due puntate, provo a fare un paio di considerazioni – assolutamente personali – su questo programma. Iniziamo dal “presentatore” Beppe Severgnini. Non nasce presentatore ma giornalista (e si vede). Lo stimo molto perché ha uno stile tutto suo di fare giornalismo: pacato, gentile, fatto di piccole cose, di piccoli elementi che, messi tutti insieme, ti danno il quadro generale e ti permettono di affrontare il tema da vari punti di vista. Mi piace ascoltare le sue opinioni: magari non condivido tutto, ma son convinto che sia una persona che può contribuire (sia come voce critica, sia come supporto) alla formazione di alcuni miei pensieri. Beppe ha girato il mondo ed attraverso questa sua esperienza è nato il programma. Che non vuol essere un confronto nudo e crudo, ma una via di mezzo fra la conoscenza di un Paese, un’analisi dei luoghi comuni (sia nostri verso loro, sia loro verso noi), e una gara a chi fa meglio certe cose. La puntata del 9 novembre parlava della Germania, quella di ieri (16 novembre) della Gran Bretagna. Non vi racconto come si svolgono le puntate, dico solo che ci sono 4 temi di confronto, che vengono analizzati con brevi servizi e commentati da ospiti in studio. Il tema della scuola, per esempio, è stato affrontato in entrambe le puntate (anche se si sono dedicati a fasce di età diverse), il salario solo […]

Tre castelli e un po’ di “foliage”

Confesso di non amare molto il termine “foliage” (parola inglese solitamente usata alla francese e che indica – più o meno – l’insieme delle foglie di una pianta e che, nel contesto autunnale, richiama i toni rossastri delle chiome degli alberi), ma sembra esser di moda e, soprattutto, è più corto da scrivere nel titolo, e quindi lo userò (santa pigrizia 🙂 ). Approfittando dei bei giorni di inizio novembre (domenica 1, per l’esattezza), abbiamo viaggiato (io e Bea) in una zona della toscana che, in questo periodo, è veramente particolare e bella: il Casentino. Non che nelle altre stagioni sia brutta, ma è in questa stagione che si può ammirare, appunto, il “foliage”:  distese intere di fogliame dai colori viranti dal giallo all’arancione al rosso intenso. Ecco su mappa il nostro percorso, se voleste provarlo. Ma se avete tempo fate una deviazione verso il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, che vale la pena. Prima di lasciarvi alle foto dei luoghi, vi racconto in breve alcuni di essi. il percorso è un anello che inizia (A) e si chiude (G) a Pontassieve. Percorre parte della statale 67 per Forlì, deviando verso  Londa, fino ad arrivare a Stia. In quel tratto, presso il valico di Croce ai Mori (B) ci siamo fermati a scattare le prime foto ai mille colori dell’autunno, fra castagni, lecci e foreste a perdita d’occhio. Prosegue poi per Porciano (C), Stia (D – piazza del parcheggio) ed il castello di Romena (E). E ritorna a Pontassieve dal passo della Consuma (F). Porciano è un piccolo […]

Questo blog si serve di cookie tecnici per l'erogazione dei servizi e ospita cookie di profilazione di terze parti, utilizzati per la personalizzazione degli annunci pubblicitari. Se vuoi saperne di più a riguardo, compreso come cancellarli e/o bloccarli, accedi alla pagina Cookie Policy per visionare l'informativa completa, altrimenti clicca su "OK" per accettarli esplicitamente. Se prosegui nella navigazione sul sito acconsenti tacitamente al loro uso. Maggiori info

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi