Viaggio dentro la mente : Conoscere il cervello per tenerlo in forma (Piero Angela)

Post breve, oggi. Non perché il libro non meriti considerazione, ma solo perché, essendo un testo divulgativo e non un romanzo, posso “risparmiare” sulla trama 🙂 Consiglio veloce: compratelo e leggetelo. Purtroppo costa 18 euro (nota dolente, ma – in fondo – son ben spesi; esiste una versione e-book a 8,99 euro su Amazon). Si legge bene: ha la chiarezza espositiva del miglior Angela, anche nell’affrontare temi complessi. E ti aiuta a capire come funziona il cervello e come puoi tenerlo in forma con l’andare degli anni. Andiamo un po’ più a fondo. Prima di tutto perché mi metto a legger certi libri lo dovreste (chi mi segue da un po’) sapere: son curioso di sapere come funzionano le cose e il cervello umano è uno dei temi che mi affascina. Il fatto che questo paragrafo che sto scrivendo sia frutto di innumerevoli reazioni elettrochimiche che avvengono nel mio cervello (alcune che articolano il pensiero, altre che pescano dai ricordi di lettura, altre che muovono le dita sulla tastiera, altre che controllano a video se ho digitato bene) è una cosa talmente affascinante e talmente inquietante che ne vengo attratto come una falena è attratta dalla luce. Il libro si apre spiegando come è nato e si è evoluto il cervello, andando poi ad approfondire le tre componenti fondamentali (corteccia, sistema limbico, paleoencefalo) e come dialogano tra loro. Si vede come sono connessi i neuroni, come si formano le sinapsi. Ci sono ancora tanti interrogativi (e Angela ce ne accenna […]

Festeggiamo!!!

Oggi, 20 marzo, è la giornata internazionale della felicità! Che non è semplicemente allegria ma qualcosa di più profondo. Ecco uno stralcio della risoluzione ONU A/RES/66/281 (assemblea ONU del 28/06/2012) con cui viene istituita tale giornata: L’Assemblea generale […] consapevole che la ricerca della felicità è un scopo fondamentale dell’umanità, […] riconoscendo inoltre di un approccio più inclusivo. equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone, decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità, invita tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile, incluse le organizzazioni non governative e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Felicità in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica […] (da wikipedia). Se volete scaricare l’intera risoluzione (in inglese) ecco il link al PDF. Altrimenti potete accedere alla pagina che elenca le risoluzioni della sessantaseiesima sessione (di cui fa parte questa risoluzione). Tanta felicità a tutti! P.S. Ho “rubato” l’immagine di snoopy che balla dal sito peanuts.com

Il passato è una bestia feroce (Massimo Polidoro)

Notate con che sguardo truce la “bestia” di casa sembra dirmi “qui di feroce ci son solo io!“? E come custodisce, sotto i suoi artigli, quel “passato” che ha scatenato tutta la sua ferocia contro il protagonista del romanzo, Bruno Jordan? Sembra quasi dirmi (la mia “bestia”): “Prima il dovere (due grattini),  e poi il piacere (ti concederò di leggermi qualche pagina)“. Ma ricominciamo da dove eravamo rimasti, cioè da quello che avevo accennato nel precedente post. Estate 1982. Subito verrà alla mente (almeno a chi ha quaranta e più anni) quel triplice “Campioni del mondo” urlato da Nando Martellini durante la finale dei Mondiali. Era l’11 luglio e l’Italia vinceva contro la Germania (allora Germania Ovest). L’allora presidente Sandro Pertini che esulta, in tribuna… Quante feste in tutta Italia… Ma non nel paese di Verazzano, dove una ragazza, Monica, proprio quella notte, a pochi minuti dal fischio di inizio della partita più attesa dagli Italiani, sparisce nel nulla.  Il dolore accompagna tutta la famiglia e gli amici per molto tempo, e nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, la ragazza non si trova più. Piano piano il caso viene dimenticato, finché una delle più fredde mattine dell’inverno 2015, mentre il cielo minaccia neve, una lettera riaccende il dolore e riapre vecchie ferite ad un vecchio amico di Monica: Bruno Jordan, adesso cronista di nera per la rivista Krimen. Una lettera spedita trent’anni prima, da Monica stessa, e datata il giorno precedente la scomparsa. Che possa contenere la soluzione ad un mistero durato oltre trent’anni?Bruno si […]

Le città invisibili (Italo Calvino)

Ve lo dico subito: sono un po’ in difficoltà nel parlarvi di questo libro. Sappiate che l’ho concluso più di un mese fa (in realtà, la postfazione di Pier Paolo Pasolini l’ho letta solo ieri, ma il resto del libro l’ho finito un mese fa). Ci sono libri che devo “metabolizzare” prima id poterne scrivere, e questo è uno di quelli. Partiamo dalla prima difficoltà: l’impressione durante la lettura. Leggere l’introduzione fa la differenza, per questa opera, soprattutto se l’introduzione è curata dall’autore stesso. Se non avessi letto l’introduzione, potrei dirvi che Calvino, attraverso un linguaggio immmaginifico e surreale, vuol condurci per mano a scavare nell’animo umano usando, per mostrarci i suoi aspetti, città immaginarie, utopiche (e anche distopiche), e le relazioni umane che si intrecciano in esse. Ma nell’introduzione Italo stesso ci spiega che quest’opera si è sviluppata in tanti anni: l’autore prendeva appunti che potevano sempre tornare comodi per romanzi futuri (come fanno molti bravi scrittori). Uno scorcio di città che ispirava certe riflessioni, un appunto sull’uomo e sulle relazioni sociali… Tutto veniva ambientato in città fantastiche, tutto scritto (o riscritto) con un linguaggio immaginifico, tutto una metafora di una sensazione dell’autore. Allora ti viene il sospetto che l’animo da indagare non era tanto quello dell’uomo in sé, ma proprio quello dello scrittore. Nelle Città Invisibili, è come se Calvino ci proponesse una istantanea di qualcosa che in quel momento lo crucciava o sorprendeva o incuriosiva o infastidiva o rallegrava. Le città e la memoria; Le città e il desiderio; Le […]

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