Nuovo dizionario delle cose perdute (Francesco Guccini)

Secondo post leggero per secondo libro leggero… Dopo il (primo) dizionario delle cose perdute, Guccini ci propone una nuova raccolta di vecchi rimedi della nonna, di oggetti presenti in casa prima della guerra, e degli stili di vita ad essi legati. I vari elementi spaziano dal “vespasiano”, ai “rimedi casalinghi”, al “bucato”, alle “cabine telefoniche” fino a dedicare un capitolo all’antica rivalità ciclistica fra Coppi e Bartali. Come nel precedente volume, Francesco ci riporta indietro nel passato fino ai tempi poco prima e poco dopo della (seconda) guerra mondiale. Gli oggetti o le persone sono scuse per una riflessione sullo stile di vita di allora confrontato con quello odierno. Senza polemica né “si stava meglio prima” a adornare i capitoli. Ma questa volta c’è un po’ più di malinconia, a mio avviso, rispetto al precedente volume. La capacità di raccontare di Guccini è sempre stata, per me, affascinante. Quel misto di aulico e pragmatico che si alternano nei suoi paragrafi rendono la lettura leggera e al tempo stesso profonda. Le stesse sensazioni che provo ascoltando le sue canzoni. Lettura leggera, comunque, a tratti malinconica (ma non triste), voglia di ritrovare alcuni valori che sembrano perduti. Una di quelle letture per rilassarsi fra un libro “pesante” ed un tomo di 1000 pagine. Il prezzo (12 euro) non è proprio giustificato: a tal prezzo preferirei un corposo romanzo giallo, magari dello stesso Guccini. Lo sconto da supermercato (prezzo finale 10,20 eur) lo rende più accettabile. Libro da portarsi, nella prossima estate, sotto […]

Carnevale in giallo (AA. VV.)

Altre avventure gialle per la squadra SellerioOrmai lo sappiamo: il signor Sellerio ha trovato una buona formula editoriale per far conoscere al grande pubblico i personaggi della propria scuderia. Sia i personaggi reali (gli autori) sia – soprattutto – i personaggi immaginari (i protagonisti dei racconti). Calandoli (come ci racconta l’editore nell’introduzione di tutti i libri) in situazioni pseudo reali e cercando di toglierli dall’artificio del racconto. “Cercando”, perché comunque di romanzo si tratta, ed ogni romanzo ha i suoi ritmi ed i suoi artifici. La situazione in cui si ritrovano tutti i personaggi è la festa carnevalesca (o, per Malvaldi, un ricordo di un carnevale passato). Diamo una velocissima occhiata alle trame… Alicia Gimenez-Bartlet ci porta ad indagare, insieme a Pedra Delicado, nei sobborghi di Barcellona, dove un “povero diavolo vestito da diavolo” viene ritrovato morto in un vicolo alla fine del carnevale gay. Chi sia questo personaggio e perché sia morto è un lavoro pesante: Pedra e i suoi assistenti dovranno girare fra palestre e bar per scoprire cosa veramente sia successo. Il finale è abbastanza scontato ma Alicia riesce sempre a mantenere una certa tensione nel suo racconto. Francesco Recami ci porta ancora una volta nella sua casa di ringhiera, dove sta impazzando il carnevale peruviano, mentre il Consonni, Angelica e il Luis sono ad una festa di carnevale ad un centro anziani. Una delle caratteristiche di Recami è la capacità di intessere piccole storie intersecandole l’una con l’altra, e portandole piano piano ad una esplosione di […]

Cattivik : L’integrale – Le Origini (1975-1988) (Silver)

Brivido, terrore, raccapriccio Chi non conosce il Nero Genio del Male e Signore del Crimine? Ecco, lui in fondo, che con la faccia perplessa ha alzato la manina: cacciatelo fuori, nella notte, dove lo incontrerà! Uha uha uha (risata satanica). Sempre vestito in calzamaglia nera integrale, dalla caratteristica forma a “pera” (o melanzana, se preferite) – ma lo sapevate che prima aveva una forma che ricordava un peperone? – il Nero Genio del Male esce dal suo rifugio ogni notte alla ricerca di prede da spaventare, gioiellerie da razziare, passanti da terrorizzare. Il personaggio di Cattivik viene creato come satira di Diabolik (e di tutti i vari personaggi in “-ik” nati sulla scia del tenebroso ladro). Nato dalle chine di Bonvi (sì: quello di Sturmtruppen e di Nick Carter), negli anni ’70 è stato “adottato” da Silver (esatto: quello di Lupo Alberto), all’epoca assistente del grande fumettista. Già il nome (Cattivik) rimanda ad una sostanziale differenza dal modello originale che vuol prendere in giro. “Cattivik”, che richiama una cattiveria infantile, ben diversa dalla cattiveria “diabolica” di – appunto – “Diabolik”. Insomma, Cattivik è un bambinone che gode nel fare dispetti ai passanti. Il Signore del Crimine non è apparso costantemente su giornali e riviste, specialmente nei primi anni, perché per Bonvi era un personaggio secondario, con cui si divertiva, certo, ma e ne curava solo nei momenti di minore lavoro. Per questo, piano piano, la striscia è passata a Silver che lo ha fatto suo. Ma anche lui, nel momento […]

La posta del cu(ore) (Linda Ovena e Luca Bottura) – Kindle Edition

Risposte ironiche e frizzanti alle italiche pulsioni ormonali Faccio, tutti i giorni, 40 chilometri di auto per andare a lavorare e 40 chilometri per tornare a casa. Un ora di viaggio in entrambi i sensi. E la mattina scaccio i residui di sonno ascoltando la radio (quasi sempre Radio Capital). Quando l’umore dovrebbe essere più “nero” (perché ci si avvicina all’ufficio) ecco che mi arriva una sferzata di allegria e buon umore con Lateral, la rassegna stampa ironica curata da Luca Bottura. E, occasionalmente, in quella trasmissione, compare la calda, sensuale, allegra, luminosa (sì, luminosa, perché quando la senti tutto ti sembra più lucente, splendente, chiaro) voce di Linda Ovena: una volta a settimana (solitamente il giovedì) cura la rubrica “La posta del cu(ore)”, dove con moltissima ironia (ed anche un pizzico di sano cinismo) risponde alle domande che gli italiani fanno alle varie riviste e settimanali generalisti, salutisti, e (licenza “poetica”) gossippisti che sguazzano nel panorama editoriale italiano. Perché l’italiano medio, che ha un problema di affetto, di letto, di corna, invece di sentire un esperto (psicologo, mobiliere, avvocato) si prodiga in domande ai vari “R. dell’Alba”, “Carlo Rossella”, “Marinella Cozzolino”, aggrappandosi alle loro risposte come un naufrago si aggrappa a qualsiasi relitto galleggi nelle vicinanze. Direte… e che c’entra tutto questo con un libro? Perché in questo blog si parla di libri, non è vero? Bè, semplice, dai, che ci arrivate da soli… Esatto: dalla rubrica radiofonica è nato un libro che raccoglie le migliori risposte di Linda […]

OGM tra leggende e realtà (Dario Bressanini)

“Chi ha paura degli organismi geneticamente modificati?” No, non mi sono dato né alla bio genetica né all’alimentazione salutista (oddio, a questa seconda un pochino ci tengo). Semplicemente ero curioso di saperne un po’ di più sull’argomento “OGM” (Organismi Geneticamente Modificati). E non mi sono accontentato (come mi succede spesso) di sbocconcellare informazioni a destra e manca, ma sono andato a cercare una fonte sufficientemente esperta. Dario Bressanini cura, per “Le Scienze”, la sezione “Scienza in cucina” dove, è il caso di dirlo: con gusto, ci fa “digerire” tante cose simpatiche pur parlando di processi chimici, coagulazione di proteine, acidi e basi. Il tutto condito da varie ricette ed esperimenti (quanto zucchero e quanti grassi per avere un gelato cremosissimo? come si fa a giocare coi colori con gli alimenti?). Come scienziato, si è occupato spesso, nei suoi articoli, anche di OGM e cose simili, e con la competenza acquisita ha prodotto il libro indicato sopra. Non mi metto a fare riassunti o spiegazioni: l’argomento richiederebbe tempo e tante parole, ma siccome l’ha già scritte Dario, vi rimando alla sua lettura. Brevemente vi accenno che Bressanini parte dal concetto di OGM: cosa si può definire un OGM, come lo si produce, cosa dice la legge a proposito, quali sono le applicazioni pratiche ed anche se queste hanno apportato benefici ai consumatori, ai coltivatori o solo alle multinazionali che li brevettano. Ah, a tal proposito: c’è un intero capitolo sulla questione dei brevetti. E, per finire, anche un capitolo su quelle […]

The complete Peanuts 1979-1982 e 1983-1986 (Charles M. Shultz)

La collezione si ingrandisce…Ormai è diventato un evento annuale: per Natale mi regalo un volume (bè, quest’anno due) di questa collezione completa delle “noccioline” di Shultz. Chi già mi segue sa della mia passione per questo fumetto, superata solo dal “Calvin And Hobbes” di Bill Watterson; per chi è arrivato su questo post casualmente dirò solo che adoro ogni singolo personaggio, dal timido e “wishy-washy” (in italiano “tira e molla”) Charlie Brown, alla “crabby”(acida) Lucy, a Linus e suo fratello Rerun… E, ovviamente, al mitico Snoopy con i suoi mille travestimenti. In questi 4 volumi che coprono gli anni da 1979 a 1986 si fanno alcune scoperte: per esempio Marcie si dichiara apertamente a Charlie Brown, e suscita una certa gelosia di Piperita Patty. Ma: no problem, Charlie affronta la situazione come sempre a suo modo, cioè sfuggendo. Fra i personaggi compare, inoltre, Tapioca Pudding, la ragazzina fissata con il “licensing”,  che sembra avere un certo influsso su Linus. Spike, il fratello di Snoopy, ci porta a casa sua, nel deserto e ci fa partecipare alle riunioni dei vari club da lui fondati. E, come sempre, le advances di Lucy a Schrodinger, Snoopy pilota della prima guerra mondiale, il “grande cocomero” (pessima, a mio avviso, traduzione del “Great Pumpkin”), la discussioni teologiche di Linus (una volta, addirittura, in un campo estivo di natura religiosa), le dormite di Piperita Patty a scuola (ahi, una volta è stata bocciata, ma è stata reintegrata in classe perché il fantasma delle sue russate in […]

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