La profezia dell’armadillo (Zerocalcare)

L’avevo promesso: il ritorno ai fumetti 🙂 Dopo il tour de force di fine anno sulla “relatività” ho deciso di tornare a qualcosa di “relativamente” semplice. Relativamente perché uno dice “che vuoi che siano, due disegni, quattro battute”, ma l’arte del fumetto è molto, ma molto di più: è raccontare storie con ironia, con immaginazione, con creatività. Sto sbirciando “Zerocalcare” da un po’: a volte le sue vignette girano come pazze su facebook, accompagnate da pazze risate. Ma non l’ho mai seguito assiduamente. Però, lo ammetto, la curiosità c’era e quando “zia Amazon” ha offerto in formato Kindle, a 1,99 euri, la sua prima raccolta di strip (appunto: “La profezia dell’armadillo“) ne ho approfittato subito. E ne è valsa la pena. Ok, diciamolo subito: non è (neppure questo) proprio il mio stile preferito di fumetto, anche se mi ha fatto piacere constatare che la qualità è buonissima: linee pulite e veloci, dialoghi spassosi, ricchezza nella vignetta ma non eccessivi dettagli. In altre parole non sono diventato un pazzo fanatico di Zerocalcare, ma lo apprezzo e continuerò a seguirlo con maggiore entusiasmo di prima. La raccolta è possibile vederla come una storia vera e propria, con un finale un po’ amaro che ti accompagna a riflettere (lo considero un lato positivo). Ma questa storia si dipana per scene successive: tante piccole storie (1, 2, 4 pagine) che potrebbero stare in piedi da sole ma che assumono un significato più ricco all’interno della storia portante. Alcune sono più slegate da essa (come la guerra ai […]

Guida alla teoria della relatività (Vittorio Silvestrini)

“Dalle previsioni di Einstein alle conferme sperimentali” Ebbene sì, mi sto impuntando sulla comprensione della teoria della relatività. Ma prometto di fermarmi, ora, per qualche settimana su questo fronte (tornerò a romanzi e fumetti, per rilassarmi un po’, dopo questo tour de force fatto fare al mio povero neurone). Solo 2 mesi fa avevo finito un altro libro sulla relatività, comprendendo la teoria di base ma rimanendo con la voglia di scoprire qualcosa in più, così ho provato questo secondo libro. Non sto a ripetere una spiegazione della relatività come feci nel precedente post: chi vuole può leggere la recensione di “Capire davvero la relatività…” di Stayer, oppure informarsi attraverso Wikipedia. Mi limiterò a indicare le differenze nello stile di scrittura e quei dettagli in più che ho scoperto in questo caso. Iniziamo col dire che l’autore sembra avere un backgroubd da ricercatore, anche se nella biografia nel retro di copertina si parla di divulgatore. Il linguaggio è forse un po’ più chiaro, e più ricchi di esempi pratici, ma in alcuni casi ci sono alcune imprecisioni lessicali (nell’ultimo capitolo mi ha fatto sorridere un “l’universo era pieno di luce che lo riempiva”). Sembra quasi che negli ultimi capitoli un po’ di stanchezza nella stesura del testo abbia lasciato residui in forma di errori. Ma niente di grave. A parte questo, l’esposizione della teoria e gli esempi esplicativi (molti ripresi dagli esperimenti mentali di Einstein) sono raccontati bene. La grafica dei disegni esplicativi è un po’ retrò (mi ricorda alcuni […]

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