Il libraio che imbrogliò l’Inghilterra (Roald Dahl)
Due racconti – per adulti – da chi ha meravigliato i bambini con le sue storie. Il vantaggio di lavorare in una ditta che si occupa di libri è che spesso ti passano sotto gli occhi i più svariati romanzi, saggi, testi, … in una parola: “libri”. Seminascosto nel mucchio delle rese (libri da restituire agli editori perché non acquistati) ho intravisto questo libricino di Dahl, l’autore de “La fabbrica di cioccolato” (sì, quella da cui è stato tratto, per ben due volte, un film). Sfogliato, trovato interessante, comprato, letto: in soli 2 giorni (anzi: nelle pause pranzo e caffè di questi 2 giorni). Il libricino in questione contiene 2 racconti brevi (ognuno di circa 35 pagine) molto carini: “Il libraio che imbrogliò l’Inghilterra” (che dà il titolo anche al libro) e “Lo Scrittore automatico”. Entrambi i racconti sono a tema letterario. Nel primo un bieco figuro che gestisce una libreria di libri rari spilla soldi a delle vedove fino a che… no, non posso dirvi oltre, sennò vi tolgo il gusto di leggerlo. Posso solo aggiungere che la segretaria è d’accordo con lui e che, insieme, gozzovigliano allegramente a spese delle vittime della truffa. Nel secondo un tecnico elettronico molto dotato (e con il pallino della scrittura) inventa un sistema di scrittura automatico che riesce a produrre racconti e romanzi talmente belli da soppiantare gradualmente gli scrittori in carne ed ossa. Tanto che lo stesso Dahl (che fa una comparsa negli ultimi paragrafi) si trova quasi costretto… ehm, no, […]