Lezioni americane : sei proposte per il prossimo millennio (Italo Calvino)

“è possibile raccontare una storia al cospetto dell’universo?” Mi piace Italo Calvino. Mi piace la sua freschezza nel raccontare le storie, la “leggerezza”, la “rapidità”: storie che scorrono veloci agli occhi del lettore, ma che non sono mai banali. Fui catturato da questo autore qualche anno fa, quando lessi (dopo anni che rimandavo) “Marcovaldo”, seguito a  ruota dal “Barone rampante” e dalle altre due opere della trilogia degli antenati. E da allora non ho smesso di mettere le opere di Calvino fra i libri da acquistare. Fino a poche settimane fa in cui ho iniziato le “Lezioni americane”. Non si tratta di un romanzo: Calvino fu invitato a tenere un ciclo di sei conferenze presso l’università di Harvard, le “Charles Eliot Norton Poetry Lectures”. Conferenze che non sono mai state tenute (causa la sua morte) ma che sono state raccolte in questo libro. Quello che Calvino voleva proporre ai giovani uditori di Harvard era composto da una serie di valori (uno per conferenza) che dovevano proiettare la letteratura nel prossimo (questo) millennio: la leggerezza, la rapidità, l’esattezza, la visibilità, la molteplicità (il sesto valore non era ancora stato definito quando la morte colpì l’autore, ma sembra si dovesse trattare della “consistenza”). Sei valori che erano anche sei modi di proporre tecniche di scrittura (nel senso più ampio del termine). Cioè: come dovrebbe essere un nuovo racconto, di cosa non potrebbe fare a meno? Sei valori che diventano sei qualità, sei modi di proporsi ai propri lettori. Sei qualità che hanno […]

Num3ri assassini : come scoprire con la matematica tutti i segreti del crimine (Mariano Tomatis)

Ovvero cosa è vero e cosa è falso in telefilm come CSI, Numb3rs, NCIS, … Diciamo la verità: tutti siamo colpiti dalla competenza scientifica mostrata in telefilm come CSI (e simili): è l’agglomerato perfetto (specie lo spin off CSI Miami): bei protagonisti, belle ambientazioni, laboratori puliti ed ipertecnologici, una logica deduttiva e ricostruttiva che inchioda il colpevole alle sue responsabilità. Ma è proprio così? Incuriosito da telefilm come il sopra citato CSI, o Numb3rs, o NCIS o tanti altri, dove la matematica e la logica la fanno da padroni, ho comprato questo libro di Mariano Tomatis per capire se fosse veramente così – anche se so per certo che le videate dei software (per il confronto di impronte, per la ricerca del DNA ecc. ecc.) nella realtà sono molto più semplici di quelle che si vedono nei telefilm. Mariano fa un excursus dei metodi scientifici usati attualmente dalle polizie di tutto il mondo e lo fa prendendo in esame sia crimini del passato, sia casi attuali, sia romanzi gialli e noir fra i più classici. Parla della retroanalisi (intuire come si è mosso un omicida dalle scene del crimine), del profiling geografico (cercare di individuare una zona in cui concentrare le indagini), di come è nata la classificazione delle impronte digitali e di come si studiano le tracce di sangue in un ambiente per capire la posizione di assassino e vittima. La prima cosa che si intuisce è che la realtà non è come nei casi di Sherlock Holmes o […]

Malastagione (Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli)

Storia di un duplice assassinio nei boschi dell’appennino tosco-emiliano Il giovane ispettore della forestale Marco Gherardini ha ereditato due cose dal nonno: la passione ed il rispetto per il bosco, ed il soprannome: “poiana”, come il rapace che – testardo – punta la preda e aspetta il momento giusto per colpire. E’ uno dei più giovani ispettori della forestale e – subito dopo aver concluso gli studi ed il corso – è tornato ai luoghi natii: Casedisopra, piccolo comune dell’appennino tosco-emiliano. Ci sono tante cose da fare: ripopolamento dei fiumi, bracconaggio, salvaguardia della foresta, ritrovamento dei turisti che si smarriscono durante le gite estive… “ma una cosa così non l’aveva mai vista”, come viene scritto in copertina. Adùmas, un compaesano che sembra strano come il nome che porta (ma entrambi sono meno strani di quel che sembra), vede un cinghiale con in bocca un piede umano. Sì, proprio un piede: questo significa che da qualche parte c’è un corpo di un uomo senza un piede. Un omicidio nel piccolo paesino? O forse un incidente? Purtroppo si scoprirà che si è trattato di un efferato delitto. E poiana è chiamato ad indagare: il corpo viene ritrovato (ormai a mezzo romanzo) nel bosco dopo un incendio e quindi le indagini devono essere gestite dalla forestale. E forse è meglio, vista l’incompetenza del comandante dei carabinieri del paesino. Indaga, poiana, indaga… e scopre gli intrighi e gli interessi di paese, o meglio di alcune persone che cercavano di trarre vantaggi piegando alcuni regolamenti […]

Giochi di potere : B-Virus (Tom Clancy con Martin Greenberg e Jerome Preisler)

Il solito cattivone che crede di poter coinvolgere tutto il mondo nella sua vendetta contro un uomo… Non male, via… diciamo che Tom Clancy sta risalendo la china verso quello stile che credo gli sia più congeniale: tensione in ascesa costante fino all’esplosione finale. Ancora non è così (manca ancora un po’ a tornare a personaggi del calibro di Jack Ryan) ma rispetto ad alcuni degli ultimi suoi libri la cosa è migliorata. Questo libro è – in qualche modo – il sequel di “Progetto Orion”: Gordian, il capo della UpLink, una multinazionale che si occupa di comunicazioni satellitari, viene quasi assassinato usando un tremendo virus attivabile a comando. Come sempre il bene trionfa: la squadra di sicurezza della UpLink riesce a trovare la base dove è stato prodotto il virus, e grazie a tutti i dati contenuti nella base è possibile curare Gordian. La trama di per sé non è molto più lunga: ci sono intermezzi col narcotraffico, con personaggi che tradiscono la fiducia, complotti vari a vari livelli, uccisioni, eccetera. La maestria di Clancy è sempre stata quella di gestire la tensione per incollare il lettore al libro, con una giusta dose di tecnologia ma senza esagerazioni (sennò il lettore si troverebbe disorientato). Come dicevo in passati post una parte di questa maestria si era persa, secondo me, quando si è iniziato a sfruttare il nome “Tom Clancy” come un marchio di fabbrica. Adesso, però, sembra che qualcosa stia tornando a galla. Veniamo subito alla nota dolente: il […]

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