Un romanzo di Steve Perry da un’idea di Tom Clancy e Steve Pieczenik
Uff… adesso non si capisce più neppure se il nome “Tom Clancy” fa parte del titolo o se è solo il “marchio” per attirare i lettori. Tanto che mi sono sentito costretto a metterlo nel titolo del post non come autore ma come facente parte del titolo stesso. E sono stato costretto a mettere l’ “indicazione di responsabilità” (autore e collaboratori) dove di solito inserisco una frase descrittiva dell’opera.
Ma non perdiamo troppo tempo e andiamo al sodo. Anche perché lo spessore del romanzo impone una trattazione veloce.
Nel romanzo ci sono le caratteristiche fondamentali di un’opera di Tom Clancy: azione in un tempo ristretto, tensione costante (stavolta, però, un po’ più leggera), eroismo tipico americano, fantapolitica.
La trama è semplice: il classico terrorista scatena una serie di eventi secondo un proprio piano che lo dovrebbe portare al dominio del mondo. Stavolta il campo di azione è internet (il romanzo è ambientato nel 2020) e l’unica forza in grado di contrastarlo è la squadra “Net Force” che fa capo all’FBI. Si tratta di un piccolo gruppo che grazie a sistemi sofisticati (e ad una unità militare di élite) contrasta il crimine su Internet.
Nonostante il piano sia ben congegnato, con tempi sufficientemente dilatati per non far notare la sua attività, i tecnici di Net Force si accorgono che qualcosa non va e – ovviamente – sventano il piano di controllo del mondo del pazzoide.
Le pagine sono tante (357 nell’edizione Rizzoli HD) ma il tema è talmente leggero che in 2 giorni sono riuscito a leggerlo tutto. E purtroppo ho trovato alcuni punti deboli. Innanzi tutto la tensione non è come nei primi libri (ho già ripetuto in altri post come la saga di Jack Ryan ti tenga incollato alla storia con una sete ardente di finirla). Forse – fortunatamente – meglio di altre opere recenti a “marchio” Clancy, ma in una scala da 1 a 10 questa storia si poneva ad un livello appena superiore alla sufficienza (le storie di Jack Ryan arrivavano ad 8 – 9).
Poi il finale: non mi ha soddisfatto… è stato loffio. Si sapeva già come finiva, ok, ma è stato comunque piatto. In opere meno recenti di Clancy – pur sapendo che sarebbe andata a finire bene – attendevo con ansia il finale, qui no. Forse sono anche io che sto diventando più esigente, ma credo che l’autore – con tutte le collaborazioni (e forse perché è diventato una macchina per far soldi) – abbia perso un bel po’ dello smalto iniziale.
Anche l’ambientazione mi è suonata “stonata”. Nonostante l’anno 2020 non ci sono particolari “innovazioni” (magari dettate dalla fantasia). Uno dei tratti caratteristici dell’ambientazione è il navigare in Internet attraverso interfacce costruite con tecniche di Realtà Virtuale. Nonostante si possano immaginare tantissime possibilità, questo mondo virtuale è stato talmente banalizzato da sembrare irreale. Mi è venuto automatico fare un confronto con gli esempi di Realtà Virtuale che si vedono in film come “Johnny Mnemonic” o “Il tagliaerbe”, di 15 anni più vecchi, e il romanzo ne esce perdente.
Basti pensare che è stato reso letteralmente il concetto di “viaggiare sulle autostrade telematiche”. Ci sono cyber inseguimenti, cyber forature di penumatici, cyber uscite autostradali… Una copia spiccicata di un classico poliziesco trasportato in un mondo virtuale. Con la perdita – causa la banalizzazione – di elementi tecnici, costretti a rispondere alla sceneggiatura piuttosto che alla realtà informatica.
Ora, si tratta di un romanzo e nessuno può negare all’autore di scriverlo come gli pare. Ma a me sembra si sia privilegiato l’aspetto “cinematografico”, nella speranza – forse – di farlo diventare un film o, come è successo per altre opere (vedi Splinter Cell) un video gioco.
Tirando le somma: i 16 euro di copertina (anche se scontati a 13,50) non so se la storia li vale. Consiglierei di comprarlo solo se lo trovate a 10 euro o meno: è una lettura abbastanza piacevole e leggera, non esagerata (in alcuni punti un po’ banale ma non senza senso). Un libro, insomma, che si può portare sotto l’ombrellone al mare e leggere senza troppo impegno.
Se siete appassionati dei romanzi di Tom Clancy (parlo della serie Jack Ryan) troverete questo libro molto differente da quelle opere. Se invece vi piacciono più le storie raccontate con la serie “op-center” allora vi piacerà anche questa (anche se ha uno stile leggermente diverso).
Comunque sia, buona lettura.
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