Passeggero per Francoforte (Agatha Christie)
Mix fra giallo e spy story, con intrigo internazionale compreso nel prezzo… “Passeggero per Francoforte” (vedi alcune info su wikipedia) era sul mio comodino da un paio di mesi, in attesa di lettura: lo avevo comprato (una edizione economica) in uno dei miei ultimi raid nel reparto libri di un supermercato e lo avevo lasciato lì in attesa. In questi giorni avevo bisogno di letture più “leggere” e quindi l’ho preso in mano ed aperto. Nonostante conoscessi di fama i romanzi di Agatha Christie non ne avevo letti punti fino a poco tempo fa quando, insieme al “Passeggero per Francoforte” comprai anche “10 piccoli indiani” (vedi mio post). I gialli mi sono sempre piaciuti, e lessi con piacere quel libro. Iniziando Passeggero per Francoforte, però, mi sono trovato spiazzato. Perché non è il classico giallo dove accade un omicidio e la logica e l’arguzia di una persona (il detective o l’arzilla vecchietta di turno) risolve tutto. Oppure, come in 10 piccoli indiani, il delitto sembra impossibile almeno fino a quando qualcuno (in quel caso l’autore stesso del delitto) spiega come è accaduto. Passeggero per Francoforte è in parte giallo (c’è da capire chi e perché fa certe cose, ma non c’è un delitto vero e proprio), ed in parte spy story, con un intrigo internazionale degno delle fantasie di Ian Fleming (quello di “007”). Non sto a raccontarvi la trama (anche per non togliervi il gusto della lettura). Vi dico solo che protagonisti principali sono Sir Stafford Nye, un annoiato […]