Il profumo (Patrick Süskind)

A te, zio, che amavi l’odore della terra e adesso ti inebri del profumo del cielo. “… se non riusciva a sentire il proprio odore e se quindi era condannato a non sapere mai chi egli fosse, se ne infischiava, se ne infischiava del mondo, di sé stesso, del suo profumo.” (Cap. 51) Mi sono permesso di dedicare questo post a mio zio, che oggi ha lasciato questa terra. Gli sarebbe piaciuto Süskind, così come gli piacevano molti autori. No, non era un grande lettore, ma gli bastava poco per capire il senso di un libro, per afferrare lo spirito di un autore. Ma veniamo al romanzo. Che ognuno di noi si porti dietro un odore suo proprio è risaputo. Che ci siano animali (e a volte persone) che abbiano un fiuto particolarmente sviluppato è altrettanto risaputo. Ma il Jean Baptiste Grenouille raccontato da Süskind è assolutamente straordinario (sì, è vero, ricordiamoci che si tratta di un romanzo, e le cose straordinarie possono accadere…) Nasce, il prodigio, in una Parigi puzzolente, ammorbata dai più disparati odori: buoni o cattivi che siano sono mescolati in quantità tali che l’aria, per noi oggi, sarebbe irrespirabile. Viene alla luce sotto il bancone del pesce, dal ventre di una infanticida che vorrebbe scaricarlo insieme ai rifiuti del giorno, fra teste ed interiora di pesce. Forse perché la madre lavorava al mercato del pesce (non riesco ad immaginare luogo più puzzolente), forse perché dal momento del concepimento pensava di “scaricarlo”, o forse per un semplice […]

Italians : il giro del mondo in 80 pizze (Beppe Severgnini)

Storie di italiani a giro per il mondo e di pizze che li fanno incontrare… Strano personaggio Beppe Severgnini. Strane le sue iniziative, ma se lo conoscete, poi, ve ne “innamorate”… Insieme alla redazione del giornale presso cui lavora (il Corriere) decide di metter su un forum (anzi, lo eredita da quel Riotta che, ora, è direttore del TG1). Cambia al forum lo scopo e lo trasforma in un punto di incontro fra italiani, soprattutto fra nazionali residenti in Italia e connazionali residenti all’estero. E così nasce “Italians” (www.corriere.it/italians). Il forum compie, il 3 dicembre 2008, 10 anni. In internet sono una vita. Segno che l’idea è interessante, piace, è sempre viva. Ogni giorno 11 “lettere” (moderate) + una foto raccontano uno o più temi di attualità. E a raccontare sono gli italiani (a volte amorevolmente corretti, grammaticalmente parlando, dal moderatore), quelli di casa nostra e quelli che hanno casa all’estero. E a volte risponde Beppe (o pubblica lui stesso una lettera). E succede che, nel suo “vagabondare” per il mondo, Beppe incontri gli italians che, dall’estero, scrivono sul forum, Anzi: parte l’idea di trovarsi per una pizza: tutti gli italians in “zona” (per esempio a Londra), insieme a Beppe (che, magari, si trova in zona per il suo lavoro di giornalista), si trovano in un luogo determinato per mangiare una pizza insieme, ma soprattutto per conoscersi. La prima pizza è stata sgranocchiata a Londra da circa 90 persone, tutti di nazionalità italiana, che si trovavano nel Regno Unito per […]

Dieci piccoli indiani (Agatha Christie)

“Solo, il povero negretto / in un bosco se ne andò: / ad un pino si impiccò, / e nesuno ne restò.” (dal II capitolo) Specifichiamo subito che i “piccoli indiani” del titolo sono i “piccoli negretti” della filastrocca che accompagnia il romanzo (ho riportato sopra l’ultima strofa). Nell’introduzione è scritto infatti che fu scelto, dopo alcune discussioni, di usare il termine “indiani” al posto di “niggers”, che in alcuni contesti è usato in modo dispregiativo. Fatta la dovuta precisazione devo confessare che è la prima volta che leggo un romazo di Agatha Christie. Da tempo avevo in mente di leggere qualche sua opera, ma avevo sempre rimandato. Bè, credo che – da ora in poi – non mi lascerò sfuggire le future occasioni: il romanzo mi ha talmente avvinto che l’ho dovuto finire nell’arco di 24 ore. Fortunatamente avevo un po’ di tempo libero… Se vi aspettate la trama completa, vi avverto subito, non la troverete in questo post. Qui posso solo anticiparvi che è un giallo maestrale, degno della fama della scrittrice. 10 persone, tutte invitate su un’isola da una persona “sconosciuta” (ma che si fa passare per una persona a loro nota)rimangono isolate dal resto del mondo e piano piano, una alla volta, vengono assassinate secondo i modi suggeriti dai versi della filastrocca dei dieci negretti. Ognuna di queste persone era accusata di uno specifico delitto: il loro esecutore si è arrogato il diritto di giudicarli (colpevoli) e li ha attirati in quella trappola per ucciderli tutti. […]

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