Storia di due sedicenni, di un amore tira e molla e di un figlio…
Vi avevo detto, mi sembra, che Nick Hornby mi era piaciuto (e ricordo di aver ringraziato mia cugina per avermelo fatto conoscere attraverso il libro che mi aveva regalato).
Ebbene, ho trovato – al solito supermercato – il libro che dà il titolo al post e me lo sono comprato senza pensare troppo alla valanga di libri che – sul comodino – aspettano ancora di essere letti. Dopo Natale ho iniziato a leggerlo e, anche questa volta, nell’arco di pochi giorni l’ho finito.
E’ la storia di 2 ragazzi di 16 anni che si conoscono ad una festa. Alicia, molto carina, è costretta (perché in punizione) a subire al festa che sua madre dà in casa loro. Viene invitato anche Sam, perché figlio di una collega della madre di Alicia. Sono gli unici 2 sedicenni della festa… è logico che facciano amicizia e fronte compatto contro il “vecchiume” presente alla festa. Ehm: “vecchiume” lo dico in senso scherzoso… anche perché rientrerei anche io in quella categoria, quindi nessuno si senta offeso.
Le famiglie di Sam e Alicia sono molto differenti: Sam vive con la madre, di 32 anni (ha avuto Sam a 16 anni) e vede il padre ogni tanto; Alicia vive in una famiglia che – se stiamo agli stereotipi odierni – possiamo definire “normale” (padre e madre ancora insieme, buoni impieghi, lei è nata quando la madre aveva 36 anni).
Sam rimane subito colpito dalla bellezza di Alicia. Alicia, invece, si è appena lasciata col precedente ragazzo (perché lui gli aveva chiesto di fare sesso). Nasce subito una certa sintonia fra loro e continuano a vedersi. Ed iniziano a fare sesso, e da questa pratica (come è normale se non si prendono certe precauzioni) nasce un bambino.
Sam ha una paura matta e cerca addirittura di scappare, chiudendo tutti i canali di comunicazione con Alicia. Ma riesce a stare lontano da casa solo un giorno. Insomma, inizia ad affrontare le sue responsabilità (anche grazie a due “viaggi nel futuro” che neppure Sam sa spiegarsi). Il bimbo nasce e Sam è un discreto padre, ma le cose con Alicia non vanno e i due iniziano a vivere vite separate (abbastanza normale: due ragazzi che diventano genitori a 16 anni…). Non sto a raccontarvi il finale, anche se potreste immaginarlo (sì, vissero tutti felici e contenti ma, no, non si sono rimessi insieme).
Al di là della storia quello che mi colpisce dell’autore è la capacità di raccontare le cose con l’età e la mentalità del protagonista. Vedi atteggiamenti e leggi frasi che ti aspetti da un sedicenne (faccio volontariato con alcuni gruppi di ragazzi di quell’età: ho trovato molto di loro in Sam e Alicia – forse, escluso, il desiderio di avere un figlio). Insomma, Hornby riesce a rappresentare benissimo il ragazzo Sam e (anche se appena un po’ meno) la ragazza Alicia; riesce a far vivere (e non solo comprendere) le loro paure, il loro rapporto di amore/odio con i genitori, le loro aspettative per il futuro.
Insomma, è un libro che si legge in modo leggero (ma il contenuto NON è leggero), che ti fa sorridere anche in riflessioni profonde, che ti aiuta a comprendere un po’ il mondo dei ragazzi di oggi (anche se rimane pur sempre un romanzo ambientato a Londra, quindi comunque distante dalla nostra realtà).
Consiglio la lettura, sia ai genitori di ragazzi adolescenti, sia ai ragazzi stessi. Non mi aspetto che insegni molto, ma sono convinto che sia gli uni che gli altri vi ritroveranno qualcosa (non tutto) della loro realtà…
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