Perché no? : L’ebreo corrosivo (Moni Ovadia)
“Impossibile imporre agli ebrei l’unanimismo. Se ci sono 4 ebrei, ci sono sette partiti politici, perché c’è quello cretino che ha un’idea sola” (capitolo Unanimismo / Utopia) Sì, il succo del libricino di Moni Ovadia è proprio quello ripreso nella citazione. Il popolo ebraico è molto particolare: come dice l’autore, l’ebreo ha sempre più di una idea, più di un punto di vista. E Moni descrive in modo ironico (e con toni anche un po’ dissacranti) la personalità dell’ebreo. Il librettino (meno di 100 pagine) è la trascrizione, corretta e integrata dall’autore stesso, di uno spettacolo teatrale. Comincia con lo spiegare il titolo “Perché no?”: è una delle caratteristiche degli ebrei quella di rispondere ad una domanda, quasi sempre, con un’altra domanda, lasciando, in questo modo, la questione sempre aperta a nuove interpretazioni e conclusioni. Nel descrivere le caratteristiche dell’ebreo (corrosivo in quanto stressante, pedante, e altri aggettivi simili) Ovadia parte da “la faccia come il deretano”: la khutzpe, e la spiega (oltre che con riferimenti al patriarca Abramo) con una storiella semplice (che riassumo): un ragazzo uccide i propri genitori. Il giudice infligge il massimo della pena e chiede, al giovane (prima di farlo portar via) se ha qualcosa da dire. Il giovane, prontamente, risponde: “non potete darmi il massimo della pena: sono orfano!!!”. E’ grazie ad una serie di queste storielle che Moni riassume le caratteristiche fondamentali del carattere ebraico. Presenta anche alcuni “personaggi” che da soli rappresentano una caratteristica: lo Shnorrer (mendicante del ghetto), che è maestro […]