Grazie, o a causa – fate voi -, di un po’ di influenza che mi ha costretto a casa sono riuscito a dare un bel colpo alla lettura de “La Montagna Incantata” di Mann.
Sì, lo so, differentemente da come mi sono comportato per tutti gli altri libri “recensiti” in questo blog, con questo vi sto un po’ tormentando aggiornandovi di continuo… non so come mai mi è presa così: sarà che è una lettura che va meditata e digerita piano piano e per questo sento il bisogno di aggiungere, ogni tanto, qualcosa…
Fatto sta che alla fine del quinto capitolo, quando finalmente Hans Castorp ha il coraggio (aiutato dalla mascherata carnevalesca e da dosi abbondanti di alcolici) di… beh, non posso dirvi così, su due piedi, cosa ha il coraggio di fare… Però posso dirvi che si trova a parlare con una persona e, malauguratamente per me, il dialogo si svolge tutto in francese!
Io ricordo appena qualche parola di francese dalle superiori (2 anni, 2 ore a settimana, con tutta la buona volontà la prof non poteva insegnarci più di tanto… ed io, di volontà nel recepire, ne mettevo appena a sufficienza). Insomma, sono passati 15 anni dall’ultima volta che mi sono confrontato con la lingua francese: potete immaginare quanto dovrei aver capito del dialogo… Ed invece, contrariamente a quanto anche io mi aspettavo, il senso l’ho capito quasi tutto – o almeno ho capito quello che succedeva e, quindi, sono in grado di reggere il seguito della storia.
Però mi sono accorto che un ripassino del francese male non mi farebbe… so che esistono siti in Internet per imparare le lingue: mi sa che andrò in cerca di uno di quelli. Intanto, se qualcuno vuole affrontare la lettura di questo librone, magari verifichi se col francese se la cava…
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Sono rimasta piacevolmente colpita da questo blog. Davvero.>E’ stato bello leggere recensioni di libri letti e non, appuntandosi automaticamente nome, titolo e casa editrice in modo tale da aggiungerli alla ormai lista infinita di libri che vorrei leggere. >Ho notato con piacere e stupore (perchè credevo di essere l’unica ad averlo fatto)che hai letto prima “Leggere Lolita a Theran” e, solo in un secondo momento, il capolavoro di Nabokov e che ti sei appuntato una serie di libri citati nel testo di Nafisi per poi leggerli ( Orgoglio e Pregiudizio ne è un esempio). >Bè, non credo di avere altro da dire…anzi no…vorrei consigliarti un autore: David Grossman (anche se credo tu non abbia bisogno di consigli:il supermercato li sostituisce).>Grazie per le belle recensioni.>Martina