La dodicesima notte (William Shakespeare)
Ovvero: quello che volete voi E’ proprio vero: più si conosce Shakespeare più lo si adora. Piano piano sto cercando di leggermi le sue opere. Commedie come quella del titolo, “Tanto trambusto per nulla” o “Sogno di una notte di mezza estate” mi mandano veramente in estasi. Anche se ammetto che ho tuttora bisogno di una “guida” per capire tutti i passaggi (e questa edizione è più che sufficientemente “guidata” da varie note). Questa “edizione” de “la dodicesima notte” è in formato elettronico. L’ho scaricata da Liber Liber (http://www.liberliber.it/biblioteca/s/shakespeare/index.htm) e stampata (no, ancora non riesco a leggere completamente un libro sul monitor di un PC). La storia, in fin dei conti, è sempre quella: si mescolano un po’ di amori (corrisposti e non corrisposti), si intrecciano un po’ di equivoci, si mettono in mezzo alcuni personaggi singolari e si fa interagire tutto quanto. In questo caso due gemelli (Viola e Sebastian) credono entrambi che l’altro sia morto in un naufragio e si ritrovano (in momenti diversi, e separati) in Illiria. Viola si mette al servizio del duca Orsino vestendo, però, i panni di un uomo (Cesario). Il problema è che lei si innamora di Orsino, mentre lui ama Olivia la quale ama il “Cesario” che è Viola… Insomma, il solito “casino” che, come è d’obbligo, si risolve in tanti festeggiamenti e gioia. In parole povere il classico “e vissero tutti felici e contenti”. Entrare maggiormente nel dettaglio della trama è difficile: si dovrebbero svelare troppe cose che danno il “pepe” […]