L’algoritmo del parcheggio (Furio Honsell)

Pura passione matematica… Nel mio ostinarmi a leggere di scienza mi son voluto sorbire il libro del “Magnifico Rettore” frequente ospite a “Che tempo che fa”, la trasmissione di Rai Tre condotta da Fabio Fazio. Non che me ne penta, ma riconosco che in alcuni settori la mia comprensione è veramente limitata e la mia ignoranza mi fa fare figure barbine (anche quando sono solo davanti alla pagina di un libro). Lo scopo dell’autore è quello di presentare una “matematica” semplice e di farci scoprire come essa faccia parte della vita di tutti i giorni. E su questo aspetto mi sento di dargli ragione: spesso consideriamo la matematica come una scienza che poco ha a che fare con le nostre vite senza accorgerci che la usiamo, incosciamente, molto spesso. Ogni capitolo del libro affronta aspetti diversi della matematica partendo da problemi reali e, spesso, proposti anche in modo simpatico: dalla “speranza di vincita” al gioco dei pacchi (“Affari tuoi”) alla procedura (algoritmo) per trovare il parcheggio migliore quando andiamo in centro a vedere un film (migliore = che ha la miglior combinazione di elementi a nostro favore, come la vicinanza al cinema, il numero di manovre necessarie, ecc. ecc.), finanche alla risposta alla domanda se “sotto la pioggia ci si bagna di più correndo o camminando normalmente”. Uno degli aspetti matematici con cui spesso mi scontro è il calcolo delle probabilità, e devo confessare che – nonostante il professor Honsel mi abbia chiarito alcuni punti – l’argomento continua a restarmi […]

Manituana (Wu Ming)

Storia di un popolo che se ne va e di un altro che viene. E’ strano: aspettavo Manituana da tempo. L’ho letto quasi tutto d’un fiato. Eppure ci ho messo quasi 2 mesi per decidermi a scrivere questo post. Ma non perché il romanzo non ne valga la pena (anzi: è uno degli ultimi che più mi è piaciuto). E’ vero che ho avuto molto da fare ultimamente, ma ciò non giustifica questo ritardo. Per fortuna è un romanzo storico che – sia per la storia sia per gli stili di scrittura – non si dimentica facilmente. Posso aver perso qualche dettaglio, ma, in fondo, questo post non è fatto per i dettagli. E comunque dovrò impormi qualche taglio, perché sennò vi costringerò a passare un’oretta su questa pagina… Veniamo alla storia: si tratta, come detto, di romanzo storico. Quindi sia i personaggi che gli eventi fanno parte della storia. Il prologo ci presenta Sir William Johnson, un irlandese emigrato nelle colonie inglesi del nuovo mondo: una persona che è diventata amica delle tribù indiane della Lunga Casa ed ha guidato un “esercito” di guerrieri indiani, alleati con gli inglesi, contro i francesi intorno al 1750. Ricevette l’incarico di sovrintendente agli Affari Indiani da parte del governo Inglese e si fece sempre ben volere dalle varie tribù. Il corpo del romanzo, però, coinvolge i suoi eredi e si svolge circa 20 anni dopo, nel periodo di guerra per l’indipendenza delle colonie americane. Guy Johnson, successore di Sir William nella carica […]

Ancora sulle favole

Riporto una notizia Ansa che mi fa molto piacere. Nel post “Favole al telefono (Gianni Rodari)…” avevo consigliato ai genitori di leggere le favole ai propri bimbi. Oltre alle fiabe classiche consigliavo di leggerne anche qualcuna di Rodari. La notizia ANSA parla, appunto, di uno studio della Boston School of Medicine sull potere benefico delle favole (aiuta i bambini a sviluppare più velocemente il linguaggio ed è un mezzo di forte scambio emotivo). Io ero convinto della bontà di leggere qualcosa ai ragazzi (insieme ai ragazzi) anche senza lo studio della Boston School, ma ora sono ancora più convinto. Ognuno, però, valuti per sé. Ecco la notizia ANSA: http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-05-13_113230501.html

Il libro di Ebenezer Le Page (G. B. Edwards)

La storia di un uomo, della sua isola e dei suoi amori Prendete un vecchio, un po scorbutico – simpaticamente scorbutico. Diciamo che questo arzillo vecchietto abita (ed ha sempre abitato) nell’isola dove è nato, e che quindi ne conosce quasi tutti i segreti. Mettete poi che questa isola sia una piccola isola persa lungo la manica, vicino alla costa francese ma sotto il dominio inglese: l’isola di Guernsey (se la cercate, è fra le isole del canale, a nord della bretagna). Prendete questo vecchietto, magari con una pipa in bocca, mettetelo accanto ad un focolare in un pomeriggio piovoso, oppure dopo cena, accucciatevi ai suoi piedi e chiedetegli di raccontarvi la sua storia: otterrete il libro di Ebenezer Le Page. Si tratta di un romanzo, non di una storia vera, ma sicuramente riflette alcune esperienza vissute dall’autore (Gerald Basil Edwards) che nacque su quell’isola nel 1899. La storia che racconta il “vecchio” Ebenezer è una storia semplice, di un ragazzo, poi uomo, poi vecchio che ha amato la sua isola, i suoi amici, e Liza Queripel – unico vero amore  (sembra ricambiato, ma chissà?) della sua vita, anche se non ha dato luogo a nessun matrimonio o famiglia… L’autore ha scelto di far scrivere al protagonista la propria vita in forma di “diario”: il libro è diviso in tre parti (indicativamente giovinezza, maturità e vecchiaia) che corrispondono ai “tre quaderni” comprati da Ebenezer in vecchiaia e riempiti piano piano con la sua storia. L’elemento portante di tutto il racconto, […]

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