Una ulteriore chiave di lettura sul “personaggio Gesù”
Questo post non lo scrivo come semplice lettore ma come catechista. E come catechista mi rivolgo ad altri catechisti ed agli adolescenti (per i quali è stato scritto il lbro). Ovviamente chiunque può leggere questo post ed anche commentarlo: chiedo solo un intelligente rispetto per chi scrive e per chi è interessato a leggere.
L’autore lo conoscevo (letterariamente parlando): ho ripreso più volte elementi da suoi libri per preparare l’incontro di catechismo, così come ho consigliato a ragazzi e catechisti di tenersi in biblioteca alcune sue opere. E… no, non ci guadagno soldi (anzi: in ottica puramente materialista ce li rimetto perché spesso sono io a regalare questi libri ai ragazzi ed ai catechisti).
Perché “il grande rompi”? Perché Gesù era così: uno che ha rotto le scatole a molti; dai sacerdoti agli scribi, dalle persone importanti a quelle più semplici. Dalla gente del suo tempo alla gente del nostro tempo.
Come ci fa notare l’autore, ha iniziato a rompere le scatole già dalla nascità. Erode sente la sua posizione di re vacillare quando i magi gli annunciano che un Re è nato da quelle parti.
Ma rompe ancora di più da adulto quando si pone in contrasto con gli scribi, i sacerdoti ed i farisei, quando prende in contropiede i discepoli con le sue parabole ed i suoi esempi – ricordate la reazione di molti quando dice “io sono il pane di vita, chi non mangia di questo pane…”?
Ma, questo libro, con noi cosa c’entra se parla di quanto Gesù ha rotto ai suoi contemporanei? Proprio qui sta il punto: chi si definisce cristiano cerca di conformare il proprio comportamento a quello di Gesù. Cioè: cerca di essere come Gesù – cosa che richiede una grande coerenza ma che non è impossibile.
Questo libro ci aiuta proprio a scoprire Gesù aiutandosi col contesto dell’epoca. E siccome il cuore dell’uomo, da secoli, è sempre uguale (amore, odio, gioia, invidia, egoismo, altruismo sono sempre uguali da quando l’uomo è uomo) allora l’insegnamento di Gesù per gli uomini di allora è valido anche per gli uomini di adesso.
Un consiglio particolare a catechisti ed animatori/educatori parrocchiali di gruppi di ragazzi: il libro aiuta molto a riscoprire le parabole.
Spesso, a furia di sentirle, i nostri ragazzi finiscono per trattare le parabole alla stregua di favolette (prendiamo quella del figliol prodigo: quante volte ne abbiamo abusato col risultato che i ragazzi, ormai, la vedono come una fiction a lieto fine?). Insomma, è uno strumento che può aiutare a riportare le parabole nella giusta dimensione.
E, sinceramente, aiuta anche noi adulti (catechisti o non) a riflette un po’ sui nostri comportamenti perchè, ammettiamolo, a volte ci fa comodo pensare che l’insegnamento di Gesù sia un po’ “soft” (un semplice “volemose bene”), ma Gesù ha detto pane al pane e vino al vino. Gesù è esigente e se vogliamo seguirlo realmente forse questo lbro ci aiuta ad aprire un po’ gli occhi sulla nostra fede…
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