Signor Malaussène (Daniel Pennac)
La storia di un bambino che, alla fine, riesce a nascere. Finalmente! Aspettavo questo libro da circa 4 mesi – lo avevo ordinato presso la commissionaria libraria dove lavoro: non so come mai ma c’è voluto un po’ per riceverlo. Finalmente perché è l’unico libro che ancora mi mancava della saga della famiglia Malaussène. Come detto in altri post, ho letto i libri “a caso”: via via che li trovavo me li divoravo. Sapevo già, in parte, il finale di questa storia. Ma nonostante tutto sono riuscito a godermelo fino alla fine. E devo dire che questa volta Pennac si è superato nell’ingarbugliare la storia fin quasi a farmi perdere i fili delle varie trame che si intrecciavano. La base è sempre quella: la scalogna nera (degna solo del “Paperino” al massimo della forma) che si abbatte su Benjamin Malaussène, improprio capo di una stirpe di fratelli, e di professione capro espiatorio alle edizioni del taglione. Ma non sto a ripetere per l’ennesima volta i personaggi: riporto solo alcuni punti salienti. Julie è incinta di Benjamin: il libro si evolve proprio come un monologo di Benjamin – che si ritiene inadatto al mestiere di padre – verso il piccoletto che aspetta nella pancia di mamma Julie il suo turno per uscire. Mamma Malaussène torna a casa triste, “vuota” sia nell’anima che nel corpo (chi conosce bene la famiglia sa cosa intendo per “vuota nel corpo” – agli altri lascio la sorpresa). La sua storia con l’ispettore Pastor è finita, così come è finito il turno […]