Il ritratto di Dorian Gray (Oscar Wilde)
Storia di un giovane che vuol rimanere giovane ma poi scopre che il prezzo è troppo alto… Eh sì… devo dire che mi sono imbattuto in un Classico, proprio di quelli con la “C” maiuscola. Un grande Oscar Wilde, in un romanzo “decadente”, con i suoi aforismi ed il suo stile di scrittura che lo ha reso quello che è. La storia è semplice: un giovane diventa ispirazione per un pittore. Un ritratto del giovane diventa l’opera più importante per il pittore, e l’opera forse meglio riuscita. Il pittore vede nel giovane quasi un mito greco in fatto a bellezza. Un nobile, amico del pittore, conosce il giovane e lo introduce al mondo (lo istruisce, gli fa da mentore, lo ammalia con il suo parlare e lo ubriaca delle sue opinioni). Dorian Gray (è questo il nome del giovane) si sente tanto attratto dalla sua condizione di bellezza che non vuol separarsene. Una sua preghiera (cioè che il quadro subisse l’invecchiamento al posto suo) detta in un momento di enfasi diventa realtà. E da quel momento tocca al quadro subire tutte le ingiurie degli anni, ma soprattutto l’abbrutimento dovuto al comportamento del giovane. Si innamora di una attrice (o meglio: delle parti che l’attrice recita), ma poi rimprovera così duramente una sciocchezza della fidanzata che questa si uccide. Ed è proprio da questo evento che comincia la degradazione del quadro e, in contemporanea, della coscenza di Dorian Gray. Passano gli anni: il giovane è sempre, esternamente, giovane. Sembra sempre un ragazzo di diciotto anni, […]