Il Silmarillion e l’origine della terra di mezzo
In questa settimana appena trascorsa mi sono lanciato in una impresa faticosa ma soddisfacente. Ho ripreso in mano (dopo tre anni che era lì a prendere polvere) il Silmarillion, il romanzo di Tolkien (pubblicato dopo al sua morte) che spiega le origini della terra, degli elfi, di tutte le creature che scopriamo nel signore degli anelli, e – soprattutto – l’origine del “male” (Melkor –> Morghot –> Sauron).
E per stimolare la lettura mi sono (ri)visto il “Signore degli anelli”. La storia la conoscevo, certo, avendo letto il libro, ma qualcosa dovevo rinfrescarlo. E poi, del film avevo visto solo i primi due episodi e mi mancava “Il ritorno del Re”.
Il Silmarillion è pesante: vado avanti mediamente di 4 pagine a giorno. Il linguaggio usato è di livello più alto rispetto al Signore degli anelli, un liguaggio quasi aulico. La partenza (Eru, la creazione degli Aìnur, la visione di Ea – la terra) è tanto meravigliosa quanto aulica.
Però si capisocno molte cose. Vedendo solo il film si capisce che c’è un nemico, Sauron, che sta risorgendo, ma non si capisce bene cosa realmente sia (uno spirito, un dio, un uomo con poteri particolari). Leggendo il Signore degli anelli si capisce qualcosa di più… Ma solo leggendo il Silmarillion si capisce la vera natura del nemico. E si capisce perché gli elfi partono per andare al di là del mare. E si capisce (o almeno abbiamo le idee più chiare) su cosa sono i palantir…
Attualmente sono a metà Silmarillion… spero di completarlo entro due settimane (ma al ritmo attuale ci vorrà di più). Vero è che ho superto la soglia di crisi, almeno quella che mi fece abbandonare la lettura 3 anni fa. Penso, a questo punto, di essere sulla strada che mi porterà a conclusione. Ci vorrà ancora un bel po’, ma ce la dovrei fare…
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